Le carte

Antonello Di Fazio, le pressioni sull'ex moglie per il passaporto e il sospetto: chi ha coperto il manager-stupratore

La stagista bocconiana di 21 anni non sarebbe l'unica vittima di Antonio Di Fazio, l'imprenditore milanese finito in carcere con l'accusa di violenza sessuale aggravata, lesioni e sequestro di persona. Ci sarebbe addirittura una "rete" di suoi complici e collaboratori che - più o meno consapevolmente - lo avrebbero aiutato, contattando giovani donne attraverso i social per offrire loro delle opportunità di tirocinio, poi trasformatesi in incubo. A quanto pare, nessuna delle altre presunte vittime avrebbe mai osato denunciarlo in passato.

 

 

 

Intanto gli accertamenti in corso su cellulari e computer dell'imprenditore cinquantenne - come spiega La Stampa - stanno portando alla luce immagini terribili di ragazze senza un nome. Il modus operandi sarebbe stato sempre lo stesso: i farmaci, poi la violenza e le foto. Pare, inoltre, che dopo le prime perquisizioni e i primi sequestri, Di Fazio volesse tentare la fuga. Come riporta Gianluigi Nuzzi in un retroscena, a seguito della denuncia della 21enne e dell'avvio delle indagini, l'uomo avrebbe cercato di rinnovare in fretta il proprio passaporto per andare all'estero. Dunque, nei suoi ultimi giorni di libertà prima dell'arresto, avrebbe fatto di tutto per fuggire.

 

 

 

Queste sarebbero state le tappe: il 28 marzo arriva la denuncia della ragazza, il 5 aprile viene perquisita l'abitazione di Di Fazio, il 15 viene sentito il figlio minorenne dell'uomo in modalità protetta e il 20 aprile vengono sequestrati i suoi cellulari contenenti 54 foto compromettenti di possibili altri abusi. E così, mentre in Procura si preparano le carte per mandare Di Fazio in carcere, lui - come svela il retroscena de La Stampa - chiede all'ex moglie la firma per il rinnovo del passaporto, atto indispensabile visto che i due sono separati e hanno l'affidamento congiunto del loro unico figlio. Da alcune intercettazioni telefoniche, inoltre, emerge che Di Fazio in una conversazione con la fidanzata avrebbe detto: "Questo casino qua finisce quando Antonello (se stesso, ndr) molla sto caz** di Paese, vende tutte le aziende e vado a stare in un Paese dove almeno la legge è uguale per tutti!".