Tasselli
Denise Pipitone, a Pomeriggio 5 la telefonata dell'ex pm: "Farsi giustizia da soli", una fine atroce per la bimba?
Continuano a emergere nuovi dettagli sul caso di Denise Pipitone, la bambina scomparsa all'età di 4 anni nel lontano settembre del 2004 a Mazaro del Vallo. L'attenzione mediatica è tornata molto forte in seguito ad una serie di indizi che erano emersi sulla sparizione della bambina. Nella puntata di Pomeriggio 5 di ieri, martedì 18 maggio 2021, Barbara D'Urso ha mandato in onda una telefonata con l'ex pm, Maria Angioni. Nella registrazione, Angioni ricostruisce la sua ipotesi dell'intricata vicenda: "Un nucleo familiare voleva farle del male, qualcuno l'ha salvata" si sente dire l'ex pm.
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"Essendo emersi più indizi, anche una pluralità di indizi nei confronti di altre persone, sempre dei due nuclei familiari, il nucleo Corona e il nucleo Pulizzi, l'unica ipotesi investigativa che ne tenga conto in maniera ragionevole è questa" ha detto la donna che ha seguito il caso fino al 2005. "Ci sarebbe stato un primo intervento di persone che volevano fare male alla bambina. Il primo gruppo sarebbe stato mosso da risentimento con l'intenzione di fare del male alla bambina. Invece il secondo, immediatamente avvisato sarebbe corso a individuare dov'era la bambina, poi l'avrebbe presa e l'avrebbe portata via per proteggerla dal male fisico".
La complessità della vicenda e tutti gli intrecci che vi sono al suo interno, non si fermerebbero però soltanto qui: "Chiaramente anche questo secondo gruppo non avrebbe avuto intenzione di denunciare il primo, e si sarebbe fatto giustizia da solo" prosegue l'ex capo delle investigazioni del caso. "Tanta gente avrebbe messo lo zampino in questa vicenda. Battista Della Chiave è una teste attendibile dal punto di vista processuale. Ha visto qualcosa? Credo purtroppo di sì..." Sarà la pista giusta per fare finalmente luce su una vicenda che risale ormai a 17 anni fa? I genitori chiedono soltanto una cosa: la verità.