Dramma sfiorato

Molise, governatore Toma e consigliere insultati e presi a testate: "Setto nasale rotto", ecco chi sono i malviventi

Un episodio gravissimo quello che ha visto protagonisti Donato Toma e Maurizio Tiberio. Il presidente della Regione Molise e il consigliere comunale della Giunta erano a pranzo in un ristorante del capoluogo quando sono stati raggiunti da due uomini e riempiti di offese. Immediata la reazione di Tiberio che, con l'intento di placare gli animi, ha minacciato di richiedere l'intervento delle forze dell'Ordine. Un avvertimento che ha scatenato la furia cieca dei due. Uno degli aggressori ha infatti colpito il consigliere con una testata, rompendogli il setto nasale. 

 

 

Allertati dai tanti testimoni presenti, sul posto sono giunti immediatamente pattuglie della Polizia di Stato e dei Carabinieri che hanno fermato e identificato i due uomini, uno dei quali si era dato alla fuga. "Mi dispiace per Maurizio che ha rimediato la rottura del setto nasale ed è ricoverato con un trauma cranico - ha riferito Toma ad un sito web locale subito dopo l'aggressione - questo, purtroppo, è il frutto del clima d'odio che è presente sui social. Hanno continuato ad insultarci anche alla presenza della Polizia, ripetendo frasi che vengono riportate sui social dalla macchina del fango. È un episodio vergognoso". 

 

 

Poi la spiegazione del governatore di Forza Italia: "Eravamo seduti al ristorante – ha spiegato al Quotidiano del Molise – quando due ragazzi che passavano in zona hanno iniziato ad insultarci. Il mio collaboratore rivolgendosi a loro ha detto di voler chiamare la Polizia e per tutta risposta ha ricevuto una testata. Sono giunti sul posto sia la Polizia, sia i Carabinieri e i ragazzi sono stati identificati. Ovviamente procederemo presso la Procura". Si tratta di due incensurati giovanissimi, di 22 e 24 anni. E ancora: "In una realtà come la nostra – ha proseguito – dove tutto sommato al di là delle opinioni contrastanti, dei pareri diversi, delle idee che fortunatamente sono anche opposte perché il fatto che siano divergenti ci permette di crescere e migliorarci; al di là di tutto questo, si è sempre affrontata ogni problematica discutendo, in maniera spesso anche forte, ma si è discusso: si è argomentato questa o quella questione da valutare, analizzare ed eventualmente risolvere. La violenza verbale è un’altra cosa e l’aggressione fisica è un abominio alla democrazia e alla dignità di una comunità che vanta ben altre qualità".