Il caso

Vaccino, Franco Locatelli contro Pfizer: "Dice cose sconcertanti", è caos sulla seconda dose

Franco Locatelli è uno degli uomini di fiducia di Mario Draghi per quanto riguarda la gestione dell’epidemia di coronavirus. Ed è proprio lui che, in qualità di presidente del consiglio superiore di sanità, è intervenuto ad Agorà, la trasmissione di Rai3 condotta da Luisella Costamagna. Argomento di discussione è stato il vaccino di Pfizer e il prolungamento dell’intervallo tra la prima e la seconda dose, che l’azienda ha sconsigliato. “Il vaccino è studiato per una seconda somministrazione a 21 giorni, consigliamo di attenersi a quello che è emerso dagli studi scientifici”, ha dichiarato Valeria Marino, direttore medico di Pfizer Italia. 

L’Italia è però orientata a portare avanti un altro tipo di strategia, spiegata proprio da Locatelli: “L’intervallo tra la prima e la seconda somministrazione prolungato alla sesta settimana, quindi a 42 giorni, non inficia minimamente l’efficacia dell’immunizzazione e ci permette di somministrare molte più dosi di vaccino. Affermazioni come quelle che abbiamo sentito ieri da parte di Pfizer rischiano solo di creare sconcerto e credo che sarebbero auspicabilmente evitabili”. Insomma, il dibattito sulla seconda dose è aperto nel mondo scientifico e ovviamente ha ripercussioni anche dal punto di vista politico. 

Nel frattempo Pfizer è tornata a farsi sentire con un comunicato stampa in cui vengono fatte delle precisazioni sullo spigoloso argomento: “Per Pfizer non è in discussione il piano vaccinale, l’azienda si limita a riportare quanto emerso dagli studi registrativi. Le raccomandazioni sui regimi di dosaggio alternativi sono di competenza delle autorità sanitarie e possono includere raccomandazioni dovute a principi di salute pubblica”.