Pandemia
Coronavirus, bollettino del 10 maggio: contagi e morti, un lunedì di stallo. Effetto-riaperture, è il momento della verità
Continua a essere sotto controllo la situazione epidemiologica dell’Italia, che è appena entrata in una settimana cruciale. Se è vero che i dati del lunedì lasciano sempre il tempo che trovano perché condizionati pesantemente dal crollo dei tamponi analizzati, i prossimi giorni saranno decisivi per capire se c’è margine di manovra per allentare ulteriormente le restrizioni e soprattutto modificare il coprifuoco. Difficilmente il governo presieduto da Mario Draghi lo abolirà già a metà maggio, però potrebbe essere prorogato alle 23 o a mezzanotte, a seconda di quello che sarà il responso che arriverà venerdì dal monitoraggio dei dati in cabina di regia.
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Il bollettino di oggi, lunedì 10 maggio, rilasciato dal ministero della Salute dà conto di 5.080 contagiati, 15.063 guariti e 198 morti su 130.000 tamponi analizzati, con il tasso di positività rilevato al 3,9 per cento (+0,2 rispetto a ieri). Per cercare di dare un senso a questi dati, è possibile paragonarli con quelli di lunedì scorso, quando erano stati registrati 5.948 contagiati e 256 morti: il miglioramento è sensibile ma c’è anche stavolta. Per quanto concerne invece il sistema sanitario nazionale, la pressione continua a scendere: oggi il saldo dei ricoverati in reparti Covid è +7 (15.427 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoverati in terapia intensiva è -34 (2.158) con 80 nuovi ingressi.
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Nel frattempo procede la campagna di vaccinazione, giunta a quota 24.054.000 dosi somministrate in totale: rispetto a sette giorni fa parliamo di un aumento di circa 3 milioni e 200mila dosi, quasi in linea con l’obiettivo dei 3 milioni e mezzo. Infine, nessuna Regione stavolta ha fatto registrare la quadrupla cifra di contagi: quella che ci è andata più vicina è la Campania con 943.
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