Invasione
Immigrazione, "50mila in arrivo dalla Libia": numeri record, una grossa grana per il governo
E' di nuovo emergenza migranti in Italia, dopo l'ultimo sbarco a Lampedusa di 1.400 persone. "Stiamo raggiungendo numeri record, simili a quelli del 2016-2017 quando in un anno sono arrivati più di 100mila migranti": ha avvertito una fonte del Giornale, in prima linea sul fronte del mare. E non è finita qui, perché pare che altri 50mila immigrati siano in partenza. Le Nazioni unite, in particolare, hanno dichiarato che gli stranieri in Libia sono 600mila in totale, anche se non tutti sarebbero pronti a partire verso l’Italia. La cifra varierebbe tra i 50mila e i 100mila, come sottolinea il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti. Alla base della grande fuga ci sarebbe "l'ultima battaglia in Ciad, che ha provocato una nuova ondata di persone in arrivo dal sud per imbarcarsi verso l’Italia", come spiegato sempre dalla stessa fonte.
Leggi anche: Immigrazione, Matteo Salvini chiede un "incontro a Draghi" dopo cinque maxi sbarchi: Luciana Lamorgese a rischio?
Facendo riferimento ai numeri, il Giornale spiega che da gennaio fino a venerdì scorso sono arrivati in Italia 10.725 migranti, in gran parte dalla Libia. Si tratta di più del doppio dello stesso periodo del 2020 e 12 volte in più rispetto al 2019. A questo numero, poi, vanno aggiunti i 1400 sbarcati a Lampedusa e gli altri che starebbero arrivando ancora in mare. Nel frattempo Alarm Phone, il contatto di emergenza durante i salvataggi, ha segnalato 231 persone su tre imbarcazioni in zona di soccorso maltese e un altro gommone con 97 migranti a bordo più vicino alla Libia. A tal proposito, la fonte del Giornale ha dichiarato: "La Valletta, come sempre, non ha mosso un dito, nonostante i migranti siano passati per le loro acque di ricerca e soccorso".
Intanto le Ong sarebbero pronte a schierarsi davanti alla Libia, seppur con qualche defezione. La nave Ocean Viking di Sos Mediterranee è in quarantena dopo essere stata a contatto con migranti infetti. Poi ripartirà verso la Libia. La tedesca Sea watch 4, invece, è sotto fermo amministrativo non essendo adibita al soccorso. Ecco perché la portavoce Giorgia Linardi si è fatta sentire: "La situazione attuale sottolinea chiaramente la volontà di perseguire la linea di blocco delle navi umanitarie lasciando il Mediterraneo centrale completamente sguarnito". In realtà, stando al Giornale, non sarebbe proprio così: "Dalla Spagna è pronta a salpare Open arms e Aita Mari è già in navigazione. Le navi delle Ong del mare in due-tre giorni di navigazione saranno davanti alla Libia". E sullo sfondo, così, si intravede una grossa grana per il governo di Mario Draghi: Salvini non può accettare un numero di sbarchi simile né il via libera alle Ong. Tutto il contrario rispetto alla linea del Pd. Insomma, si profila un durissimo scontro in maggioranza.