Boomerang

Ciro Grillo, perché il legale dell'amico ha lasciato il caso: "Quella frase da Giletti che fa saltare tutta la difesa"

Un errore fatale, che può costare moltissimo non solo a Vittorio Lauria, ma anche a Ciro Grillo e agli altri ragazzi accusati di stupro di gruppo. Durante l'intervista mandata in onda da Massimo Giletti a Non è l'arena su La7 Lauria si è lasciato sfuggire una frase che incrina la versione difensiva dei quattro che si basa sulla presunta consensualità della diciannovenne italo-svedese ai rapporti sessuali che ha avuto prima con Francesco Corsiglia, da sola, e poi con Lauria, Ciro Grillo e Edoardo Capitta in gruppo. Per questo l'avvocato di Lauria Paolo Costa ha lasciato la sua difesa.

 

 

"Non l'abbiamo costretta a bere, è lei che l'ha presa (la bottiglia di vodka, ndr). Per sfida lei l'ha bevuta tutta, gocciolandola, ma non era tanta, era un quarto di vodka... Noi non riuscivamo a berla, e lei ha detto 'dai che ce la faccio' e se l'è bevuta", si sente dire nell'audio da Lauria. Quando il suo avvocato ha ascoltato l'intervista, riporta La Repubblica, è rimasto sconvolto. In un attimo, infatti, ha visto vacillare tutto l'impianto difensivo che lui, insieme agli altri legali, ha costruito nel corso dei mesi. La conclusione infatti potrebbe essere che se la ragazza la notte tra il 16 e il 17 luglio aveva bevuto molto, forse fino a ubriacarsi, vuol dire che si trovava in una condizione di "inferiorità psichica e fisica" che non le consentiva un consenso cosciente. Insomma, comunque si voglia interpretare il video di 24 secondi girato durante il rapporto sessuale, i quattro ragazzi avrebbero approfittato del suo stato di "minorata difesa". E per il reato di violenza di gruppo, non cambia nulla se si è ubriacata di sua volontà o perché costretta a farlo.

 

 

L'audio-intervista quindi è un pericolosissimo boomerang. Che si aggiunge al video di Beppe Grillo in cui difendeva il figlio e i suoi amici con quella frase "sono solo quattro cogl***i". Di più. Pare che lo sfogo di Grillo fosse in qualche modo concordato. Lauria infatti sostiene: "Ho visto il video prima che lo pubblicasse sul suo blog". Se lo ha visto, si può ipotizzare che girasse tra qualcuno dei legali dei ragazzi come conferma una fonte a La Repubblica. Ma Romano Raimondo, difensore di Corsiglia, nega: "Io non l'avevo visto prima, ma non cambia niente".