Ultraviolenza
L'Eredità, altre indiscrezioni sull'orrore di Marco Eletti: "Il quiz di Rai 1? Mi rode ancora". Poi sfonda il cranio al padre
Un giovane intelligente, brillante, con spiccati tratti di narcisismo, tanto da spingerlo ad auto-pubblicarsi diversi libri di narrativa, che puntualmente pubblicizzava in siti web creati ad hoc. E proprio come nella trama di un suo romanzo giallo, Marco Eletti avrebbe ucciso il padre Paolo fracassandogli il cranio a martellate e ferito gravemente la madre, Sabrina Guidetti, trovata in stato di incoscienza con i polsi tagliati, stesa su un divano vicino al cadavere del marito 58enne, dopo una lite scoppiata in famiglia. L'orrore si è consumato sabato scorso all'interno della villa dei coniugi Eletti, a San Martino in Rio, in provincia di Reggio Emilia.
Il figlio scrittore 33enne, che in passato aveva partecipato al programma Rai "L'eredità" e che da ieri si trova in carcere nella città emiliana, è stato il primo a dare l'allarme: proprio lui ha chiamato le forze dell'ordine, raccontando di essersi recato nell'abitazione dei genitori, ora posta sotto sequestro, e di aver notato un principio di incendio nel garage. Una versione alla quale gli investigatori non hanno creduto fin dall'inizio, convinti che quell'incendio fosse stato creato per distruggere le prove del delitto. La madre, parrucchiera, trovata ancora viva, è stata subito ricoverata in ospedale a Reggio Emilia, ed è in coma farmacologico. Il figlio Marco, che non viveva più con la famiglia da tempo ma con la compagna a Reggio Emilia, per ora non ha ammesso alcuna responsabilità in merito al delitto. Continua a proclamarsi innocente. Oggi verrà sentito di nuovo dagli inquirenti per la convalida del fermo.
Nel frattempo è stata disposta l'autopsia sul corpo del padre, per ricostruire l'esatta dinamica dell'omicidio e per capire se l'uomo sia stato o meno narcotizzato prima di essere ucciso. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri coordinati dal pm Piera Giannusa del Tribunale di Reggio Emilia, dietro all'orrore domestico andato in scena nella villetta di San Martino in Rio ci sarebbero questioni economiche. A scatenare le ire di Marco Eletti, che si autodefinisce su Facebook "writer per lavoro&passione" e attualmente è impegnato come grafico e scrittore tecnico di manuali di istruzioni, sarebbe stata una disputa patrimoniale con i genitori in merito a una porzione di casa. Ma chi è in realtà questo giovane diplomato tecnico elettronico e informatico, esperto in grafica e design, descritto come educato, ambizioso e sicuro, che nelle presentazioni dei suoi volumi (sei in tutto quelli pubblicati dal 2005) si descrive come uno che si sente appagato delle proprie realizzazioni?
Sul suo blog si leggono gli scritti e il suo racconto della partecipazione al programma "L'eredità": «Rivedermi in tv mia ha fatto un certo effetto» ha raccontato, aggiungendo: «E purtroppo la mia uscita continua a intristirmi ancora oggi. Sono sempre abbastanza severo con me stesso, e questo episodio non fa eccezione. Era più che un gioco, era una sfida bellissima che però avrebbe appagato per intero solo arrivando in finale». Eletti racconta «dell'amore per la cucina della sua terra, la sempre accesa voglia di salire in moto e partire senza meta, e il bisogno costante di sdraiarsi sull'erba e assaporare i silenzi della campagna». Tra le passioni, infatti, c'è la sua moto Kawasaki Versys rossa, oltre a Giulia, citata in passato come fidanzata. Poi racconta del proprio amore per la fantascienza (dalle saghe di Azimov a "Star Wars"), il mondo dell'astronautica e dell'aeronautica, la politica. Su Facebook appare sorridente e sereno negli scatti pubblicati in giro per l'Europa con gli amici. Motivo di orgoglio di questo giovane scrittore in spasmodica ricerca di gloria, una delle sue poesie pubblicata nel sito "Museo per la Memoria di Ustica", di Bologna. Dalla sua penna sono nati thriller fantapolitici e anche romanzi horror dove si narra di cannibali e cadaveri spolpati. Ora il presunto assassino deve fare i conti con la reale raccapricciante trama di questa tragedia familiare.