Il sottosegretario
Pierpaolo Sileri su Johnson & Johnson: "Verosimile un limite sopra i 55-60 anni. Possibili problemi tra 4 mesi"
"E' verosimile che verrà messa una restrizione per età, come per AstraZeneca, sopra i 55-60 anni": il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri - ospite di Mattino 5 in onda su Canale 5- parla in questi termini del vaccino anti-Covid di Johnson&Johnson, sospeso negli Stati Uniti dopo sei casi sospetti di trombosi. Si esprimerà oggi, martedì 20 aprile, l'Agenzia europea del farmaco (Ema) sui possibili legami fra il farmaco e i casi molto rari di trombi sanguigni rilevati. Dopo la sospensione in America, l'azienda farmaceutica aveva deciso anche di ritardare le consegne dei suoi vaccini monodose, mettendo in pausa e rallentando la campagna vaccinale europea.
Ospite della trasmissione mattutina di Canale 5, Sileri ha detto che non sa come si pronuncerà l'Ema sulla questione, ma crede che verrà applicata una restrizione per fasce d'età, proprio come accaduto al siero anglo-svedese qualche settimana fa. "Al momento si procede a utilizzare i vaccini per le fasce d'eta per i quali sono indicati. Forse qualche problema potrà verificarsi tra tre o quattro mesi quando si arriverà al completamento della campagna di vaccinazione sopra i 50 anni", ha fatto notare il sottosegretario alla Salute.
Secondo lui, però, non sarà un problema perché "vi sarà un anticipo delle dosi sia di Moderna che di Pzifer sul terzo-quarto trimestre". Sileri, poi, azzarda anche una previsione ottimistica, dicendo che "realisticamente tra la metà di maggio e la fine di giugno, a seconda delle regioni, tutti gli over 50 saranno vaccinati".