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Coronavirus, bollettino del 2 aprile: 22mila contagi e 480 morti, risalgono i ricoveri in intensiva. Pasqua blindata
La situazione epidemiologica dell’Italia resta molto seria: quando siamo ormai arrivati alla vigilia delle festività di Pasqua, il bollettino del 2 aprile rilasciato dal ministero della Salute non dà buone notizie. Sia perché nuovi casi e decessi sono rimasti su valori troppo alti, sia perché è addirittura tornato ad aumentare il saldo dei ricoveri in terapia intensiva. In un momento così delicato, in cui neanche le serrate totali o quasi in tutto il territorio nazionale sembrano sortire un effetto determinante nell’abbassamento della curva, non ci resta che aggrapparci al vaccino: nelle ultime 24 ore sono state somministrate oltre 250mila dosi.
In totale siamo arrivati a quota 10.591.038: la strada è ancora lunga verso l’immunità di gregge, ma almeno ci stiamo gradualmente avvicinando all’obiettivo del mezzo milione di vaccini somministrati al giorno, fissato dal generale Figliuolo nel piano presentato qualche settimana fa. Ma passiamo ai freddi numeri, che parlano di 21.932 contagiati, 19.620 guariti e 480 morti su 331.154 tamponi analizzati, con il tasso di positività rimasto invariato al 6,6 per cento.
Per quanto riguarda il sistema sanitario, rimane alta la pressione: oggi il saldo dei ricoveri in reparti Covid è stato -245 (28.704 posti letto attualmente occupati), mentre quello dei ricoveri in terapia intensiva è stato +23 (3.704) con 232 nuovi ingressi. Gli attualmente positivi sono saliti a 565.295, mentre i deceduti a 110.328. Ancora molte, invece, le regioni in quadrupla cifra di contagio: guida la Lombardia con 3.941 nuovi casi, seguita da Campania (2.057), Puglia (2.044), Piemonte (1.942), Lazio (1.918), Emilia Romagna (1.830), Toscana (1.640), Veneto (1.567) e Sicilia (1.222).