Striscia la Notizia, mascherine ritirate dal mercato: terremoto dopo la denuncia, quali dovete evitare
Nuovo stop per le mascherine U-MASK e sequestro di oltre 3 tonnellate di merce, per un valore commerciale stimato in 5 milioni di euro. A lanciare per prima l'allarme è stata Striscia la Notizia e ad oggi i carabinieri del Nas di Trento, in collaborazione con la Direzione generale dei dispositivi medici e del Servizio farmaceutico del ministero della Salute, ha emesso nei confronti della ditta U-Earth Biotech Ltd, il provvedimento di divieto. Il motivo? "La decisione del ministero - spiega una nota il dicastero di Roberto Speranza - si fonda sull’articolato esame della documentazione che non dimostra l’effettivo possesso da parte del prodotto dei necessari ed essenziali requisiti tecnici quali la capacità di mantenere inalterate le prestazioni del filtro intercambiabile fino a 200 ore di utilizzo, la biocompatibilità e la pulizia microbica del prodotto".
In sostanza, è quanto scoperto dai militari durante le indagini nella filiera produttiva il prodotto non aveva effettivamente superato il test di pulizia microbico. A esultare Moreno Morello, l'inviato del tg satirico che aveva lanciato l'allarme: "Penso di essere stato tra i primi ad acquistare il modello 2.1 di U- Mask - ha premesso riferendosi al modello successivo a quello precedentemente ritirato -. Ideare, testare e lanciare un prodotto sicuro, decisamente diverso da quello ritirato dal mercato, in tempi così brevi mi sembrava un’anomalia. Tanto più per una mascherina che vanta da sempre caratteristiche superiori ai comuni dispositivi medici in commercio. Infatti, i nostri test hanno evidenziato subito che la respirabilità di U- Mask 2.1 aveva dei problemi e non appariva conforme".
Il tg satirico di Antonio Ricci, in onda tutte le sere su Canale 5, ha iniziato a indagare a dicembre 2020 sulla vicenda U- Mask, mascherina paragonata dall’azienda che la produce ai dispositivi di protezione individuale (FFP2 o FFP3), ma che avrebbe in realtà una capacità di filtrazione sotto la soglia prevista per legge e inferiore a quella di una comune chirurgica da 50 centesimi.