La pandemia
Coronavirus, bollettino 26 marzo: quasi 24mila positivi e 457 morti. Aumentano ricoveri ordinari e terapie intensive
I numeri del contagio da Covid nell’ultimo bollettino diramato dal ministero della Salute sono ancora alti. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 23.987 nuovi positivi su 354.982 tamponi processati, con un tasso di positività stabile al 6,8%. Non accennano a calare, invece, i decessi: ce ne sono stati 457 in un solo giorno, in linea con i 460 di ieri.
Il dato preoccupante riguarda i ricoveri, che rischiano di stressare troppo le strutture sanitarie italiane. Attualmente sono 3.628 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, con un incremento di 8 unità rispetto al bollettino del giorno precedente. In crescita anche i ricoveri nei reparti ordinari, aumentati di 48 unità rispetto a ieri. Stando ai dati del ministero della Salute, inoltre, sono stati 288 gli ingressi giornalieri in rianimazione (ieri 260).
In discesa, invece, il valore dell'Rt nazionale che passa dallo 1,16, della scorsa settimana a 1,08. Si abbassa anche il numero dei casi di Covid ogni 100 mila abitanti: passa da 264 della scorsa settimana a 240. Ecco perché il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro ha detto: "Si comincia a vedere un decremento di casi". Piccole buone notizie che, però, non basterebbero ad allentare le misure restrittive contro il Covid. Tant’è che dalla cabina di regia di questa mattina è emerso un orientamento molto rigido, con l’intenzione di congelare le zone gialle almeno fino a fine aprile.