Vil denaro
Giuseppe Conte leader M5s? Vuole 3mila euro da ogni parlamentare. Scatta la rivolta: "Che garanzie ci dà?"
Non si placano i disordini all'interno del Movimento 5 Stelle. L'ex premier Giuseppe Conte sta lavorando senza tregua per costruire le basi del nuovo progetto, che vedrà nascere un movimento radicalmente diverso da quello fondato all'epoca da Gian Roberto Casaleggio. Il Corriere della Sera riferisce che a inizio settimana, Conte ha incontrato Vito Crimi e gli altri esponenti del Movimento per stabilire il ruoli della nuova struttura pentastellata, in particolare quello dell'Associazione Rousseau, con cui i grillini vorrebbero consegnare le carte per il divorzio. Al centro del dibattito anche il nuovo sistema di rendicontazione interna.
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Ogni parlamentare dovrà restituire 3.000 euro al mese, sottratti dal proprio stipendio. La cifra comprende 1.000 euro per il finanziamento del Movimento e 2.000 euro di taglio allo stipendio, cavallo di battaglia elettorale storico dei pentastellati, con cui verranno finanziati i progetti dei 5 Stelle legati alle "restituzioni". Crescono i malumori tra i parlamentari del Movimento, molti dei quali ritengono la cifra spropositata. Ad oggi circa due parlamentari grillini su tre non sono in regola con le restituzioni richieste dal Movimento e non sembra bastare un Conte qualsiasi per cambiare il corso. "Che garanzie ci dà Conte" si domandano voci interne.
Tra l'altro, l'aspetto economico del Movimento non è l'unica gatta da pelare per Giuseppe Conte. Nella giornata di ieri, l'attuale sindaca di Roma Virginia Raggi si è scagliata contro la giunta regionale di centrosinistra, in seguito agli arresti domiciliari di alcuni dirigenti, legati allo scandalo delle discariche. "A breve si vota. Chi si candida a Roma abbia il coraggio di disconoscere l'operato di Zingaretti" ha dichiarato la Raggi, accompagnata dall'encomio di Alessandro Di Battista. Nella giunta regionale sono da poco entrate anche le due 5S Roberta Lombardi e Valentina Corrado. Gli equilibri interni al Movimento sembrano vacillare ogni giorno sempre di più.