Nas, macellazioni abusive:

Albina Perri

In tutta Italia i carabinieri dei Nas stanno effettuando importanti controlli sulla macellazione rituale di animali, che, in diversi casi, è stata condotta in violazione delle norme igienico-sanitarie, al di fuori delle strutture autorizzate e senza adottare preventivamente lo «stordimento». Nell'ambito di queste operazioni sono state denunciate 16 persone, tra cui i titolari di quattro allevamenti ovi-caprini e 12 cittadini marocchini, che sarebbero responsabili dei reati di macellazione clandestina e maltrattamento di animali. I Carabinieri del Nas di Livorno hanno infatti individuato un'azienda agricola della provincia di Pisa, dove sono state rinvenute 8 carcasse di montoni, macellati senza rispettare le norme igienico sanitarie né avendo cura del benessere animale, e 12 agnelli, destinati allo stesso trattamento. I 20 capi, così come il resto dell'allevamento (sottoposto a sequestro sanitario), non erano inoltre identificati con marche auricolari come prescritto dalla normativa. Sono stati denunciati l'allevatore e 9 extracomunitari che stavano prendendo parte alla procedura. Altri 6 capi animali sono stati sequestrati dai Nas in un altro allevamento della medesima provincia, il cui titolare aveva allestito un vero e proprio impianto di macellazione, non autorizzato ed operante in totale assenza della necessaria vigilanza sanitaria. Analoga situazione è stata rilevata dai militari del NAS di Trento, che, a seguito di una denuncia di un cittadino, in un'azienda agricola hanno trovato tre capi ovini, di cui uno appena macellato anche in questo caso in totale difformità alle prescrizioni di legge relative al controllo sanitario ed al benessere animale. Oltre all'allevatore, sono stati denunciati all'autorità giudiziaria tre «clienti» extracomunitari. I Nas di Alessandria, infine, hanno individuato in provincia di Asti una struttura abusiva, adibita a laboratorio di macellazione ed approntata all'interno di un allevamento ovicaprino, composto da 95 capi, tutti privi di auricolari identificativi, e pertanto sottoposti a sequestro dai Carabinieri. Nei primi 10 mesi dell'anno sono state 131 le irregolarità riscontrate dai militari, che hanno denunciato 86 persone, sequestrando 10 strutture, quasi 300 capi animali ed oltre 6 tonnellate di alimenti derivanti dall'attività abusiva.