Tombola
Sardine, il delirio più estremo di Mattia Santori: "Estratti a sorte, una bella lotteria". Gente a caso in Parlamento
Pensavamo di essercene liberati, invece ogni tanto ne sentiamo parlare a sprazzi. Sì, stiamo parlando delle Sardine. In particolare, di uno dei leader del "movimento" Mattia Santori. La sardina numero 1 starebbe pensando ad un ritorno in politica, sempre che ritorno si possa definire, e sempre che di "politica" si possa parlare. Il movimento si è infatti sciolto subito dopo aver completato la sua missione, ovvero consentire la vittoria alle elezioni regionali del democratico Stefano Bonaccini a scapito della leghista Lucia Borgonzoni. Nessuna idea politica, nessuna proposta per qualsiasi tematica di rilievo. Insomma, un movimento i cui componenti erano accomunati esclusivamente dall'odio nei confronti di Matteo Salvini.
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Quotidianamente e per l'intera durata delle elezioni regionali, al riccioluto Santori veniva dato spazio in molteplici talk show. In seguito alla vittoria di Bonaccini, di lui e delle Sardine non si è saputo più nulla (o quasi). A inizio marzo, Santori è tornato a mostrare il suo volto, intento a mangiare una fetta di mortadella nella puntata bolognese del programma di Stanley Tucci Searching for Italy. Durante la trasmissione racconta di meditare a proposito di un suo ritorno in politica. Per farlo avrebbe deciso di fare coppia con l'ex radicale Marco Cappato, lanciando una nuova proposta di idea politica dal nome Politicipercaso.
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L'idea di Santori e Cappato sarebbe quella di estrarre a sorte cittadini comuni, per poi rinchiuderli in una stanza insieme a degli esperti per discutere su tematiche di rilevanza politica. Da questa improbabile collaborazione dovrebbero poi emergere progetti da presentare in Parlamento o da sottoporre come materia di referendum. L'obiettivo dei due è quello di organizzare una raccolta firme, in modo da sottoporre l'idea alle istituzioni. Forse è meglio se Santori si limitasse a mangiare la mortadella, evitando di tornare di tanto in tanto a parlare di politica. Il primo preso dalla strada per parlare di tematiche che non gli competono sembra essere proprio lui.