La musica non cambia
Giorgia Meloni e FdI contro Draghi e Lamorgese: "Cambia il governo, stessa scena". Immigrati e Covid, "per loro massima libertà"
Immigrati, Covid e assembramenti: nessuna "discontinuità" tra il vecchio governo di Giuseppe Conte e il nuovo guidato da Mario Draghi. Entrambi hanno il vizietto di chiudere un occhio, anzi due. Fratelli d'Italia denuncia il malcostume italiano, e in particolare quanto accade davanti alla Questura di Napoli, che "da mesi è presa d'assalto da centinaia di stranieri che giornalmente si accalcano davanti all'ufficio immigrazione, contravvenendo alle misure di sicurezza per il contenimento della crisi sanitaria", spiegano i una nota i deputati meloniani Emanuele Prisco, Giovanni Donzelli ed Edmondo Cirielli.
Su questa vicenda, ricordano gli esponenti di FdI, "già a novembre avevamo presentato una interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese alla quale però non abbiamo mai avuto risposta". Nel frattempo è cambiato il "manico" a Palazzo Chigi, con Draghi successore di Conte, che però ha confermato la Lamorgese al Viminale. Non il miglior viatico per chi sperava un cambio di passo anche per quanto riguarda il rispetto delle regole da parte degli immigrati clandestini. "Da allora è cambiato il presidente del Consiglio, da Conte siamo passati a Draghi, ma il ministro Lamorgese è rimasta al suo posto, così come la linea del governo sull'immigrazione e sui contagi sembra non avere alcuna discontinuità con il passato - sottolineano non a caso Prisco, Donzelli e Cirielli -: agli italiani si chiudono le attività, agli immigrati si lascia massima libertà".