Terza ondata
Coronavirus, Massimo Galli-choc: "Reparto invaso da nuove varianti. A breve il peggio"
Una "spruzzatina" di terrore firmata Massimo Galli, il primario infettivologo del Sacco di Milano, che dopo aver sposato le posizioni di Walter Ricciardi sul nuovo lockdown, nella mattinata di oggi, martedì 16 febbraio, ci fa sapere: "Siamo tutti d’accordo che vorremmo riaprire tutto quello che si può aprire. Però guardi caso io mi ritrovo ad avere il reparto invaso da nuove varianti, e questo riguarda tutta quanta l’Italia e fa facilmente prevedere che a breve avremo problemi più seri. Questa è la realtà attorno alla quale è inutile fare ricami". Insomma, secondo Galli il peggio deve ancora arrivare. Ovviamente, si tratta dell'effetto delle varianti.
L'esperto ha detto la sua a Mattino 5, il programma del mattino in onda su Canale 5, dove ha ribadito la bontà della scelta di un nuovo lockdown e ha insistito sulla pericolosità delle cosiddette varianti: "Le avvisaglie" relative all'evoluzione della pandemia "vengono guardando semplicemente un pochino al di là del nostro naso - ha spiegato l’esperto - vedendo che cosa è successo e sta succedendo negli altri Paesi europei, e considerando che ci sono queste nuove varianti, piaccia o no. Le varianti non ce le siamo inventate noi", ha rimarcato Galli.
E ancora: "Le varianti ci sono e sono maggiormente contagiose, quindi vuol dire che hanno maggiore facilità a diffondersi in determinate condizioni che non sono situazioni da ritenersi sicure. Questo è molto spiacevole, ma è un dato di fatto. Non possiamo metterci a un tavolo e fare una trattativa politica o sindacale con il virus. Il virus segue le sue regole e le sue modalità di diffusione".
Infine, ancora una battuta sulle polemiche sorte attorno alle prese di posizione di Ricciardi, consulente di Roberto Speranza al ministero della Salute. Secondo Galli, "è chiaro che chi, compreso il sottoscritto, vi dice che bisogna chiudere di più può correre il rischio di esagerare nel fare queste affermazioni. Ma il rischio di esagerare, ahimè è inferiore alla probabilità di avere purtroppo, per l'ennesima volta, ragione", ha concluso con toni piuttosto catastrofici.