Si mette male
Giuseppe Conte, Franco Bechis: il padre di Olivia Paladino nel mirino dei pm, il caso dei contributi Inps
I familiari di Giuseppe Conte sono finiti nei guai. O meglio, il padre della sua fidanzata, Olivia Paladino, è finito sotto la lente della procura di Roma per mancati versamenti all'Inps. Nello specifico, il reato ipotizzato è ai danni dell'Istituto di previdenza sociale, cui non sarebbero stati versati né in tempo né in ritardo contenuto i versamenti dovuti per i dipendenti di alcune società. Come riporta Franco Bechis sul Tempo, al centro dell'inchiesta c'è l'Immobiliare di Roma Splendido srl, di cui oggi è amministratore unico il suocero del premier, Cesare Paladino. Si tratta della società che, tra le altre cose, possiede anche l'Hotel Plaza, albergo a cinque stelle di Roma. Sotto indagine ci sono i debiti con l'Inps riportati nel piano di risanamento del gruppo, sottoposto dai Paladino a Unicredit, per ottenere uno sconto da 15,5 a 4,5 milioni di euro. Nel documento, svelato sempre dal Tempo, si ipotizzava una rateizzazione della cifra da dare all'Inps in sei anni a partire dal 2021, per 871.307 euro complessivi. Non si tratta di una grande somma, se paragonata ad altri debiti tributari, ma non versare i contributi all'Inps costituisce reato, punibile con una pena che va dai 6 mesi ai 2 anni, qualora l'omissione superi i 150mila euro da versare.
A confermare tutto questo è il fratellastro di Olivia Paladino, Shawn Jhon Shadow, figlio di primo letto di Ewa Aulin, la mamma della fidanzata del premier e dell'altra sorella Cristiana. Shadow, infatti, era stato amministratore dell'Immobiliare Splendido fino al 2017. Al momento - come spiega il Tempo - nella società risulta ancora un debito con l'Inps di 50.380 euro relativi al 2017, di 163.380 euro relativi al 2018 e di 171.542,99 euro relativi all'anno 2019, oltre a quelli in essere del 2020. Tra l'altro, nonostante i mancati versamenti all'Inps, il gruppo dei Paladino ha anche chiesto ed ottenuto dall'Istituto di previdenza l'accesso alla cassa integrazione Covid per i suoi nove dipendenti.