Cosa non torna
Lombardia in zona rossa per errore, "come funziona l'algoritmo di Speranza e Iss". Roba da matti: così decidono delle nostre vite
Come funziona l'algoritmo che decide delle nostre vite in tempo di Covid? Lo spiega Marco Trivelli, direttore generale dell'Assessorato alla Sanità della Lombardia. Lui ha vissuto in prima linea il surreale rimpallo di responsabilità tra il governo e l'Istituto superiore di sanità da un lato e la Regione Lombardia dall'altro. La Lombardia ha confermato il ricorso al Tar contro la classificazione in zona rossa a causa di un errore nei dati sui contagi da Covid. La Lombardia da oggi è tornata "arancione": Iss e ministro della Salute Roberto Speranza sostengono sia stato un errore dei tecnici lombardi, Attilio Fontana e l'assessore Letizia Moratti al contrario sostengono dipenda dall'algoritmo Iss, complessissimo, che valuta la classificazione di una regione in base a varie voci statistiche.
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"L'algoritmo che calcola l'Rt - spiega Trivelli - si inceppa sui guariti non dichiarati sintomatici, ossia quelli per cui non è compilato il campo dello stato clinico. È una nostra supposizione". Insomma, un banale "buco" nel questionario che potrebbe costare a qualsiasi regione centinaia di milioni di euro. "Se il campo dello 'stato clinico' non è compilato, i guariti non vengono conteggiati così come i deceduti. Ciò porta inevitabilmente a un rialzo dell'Rt rispetto alla settimana precedente", sottolinea Trivelli. "È un campo non obbligatorio che si riferisce allo 'stato clinico'' di un contagiato. I medici, che inseriscono i dati nel sistema informatico MaInf, non sempre lo compilano anche motivatamente, come può capitare per la febbre sulla cartella clinica di un ricoverato. Che ci possiamo fare noi? Inventare uno 'stato clinico' che non conosciamo lo ritenevano, e lo riteniamo tuttora, sbagliato". Come se ne sono accorti? "È da 35 settimane, cioè dall'inizio dell'epidemia, che andiamo avanti così. Il problema non s' è mai posto finché la curva dell'Rt viaggiava parallela a quella dei ricoveri in ospedale e dei casi di contagio. Venerdì 15 gennaio, quando il ministero della Salute ci rimette in zona rossa, ci accorgiamo invece che qualcosa non va: l'Rt è a 1,4, dunque particolarmente alto, mentre gli altri indicatori, sono sotto controllo. Lì iniziano i confronti tra i tecnici della Regione e dell'Iss".