Zona-pericolo
Nucleare, Matteo Salvini: "Il governo sceglie in silenzio dove depositare scorie radioattive. Atto di arroganza"
L’esecutivo discute di depositi nucleari in un momento inopportuno e all’oscuro di Regioni e sindaci: questa la denuncia arrivata da Matteo Salvini su Twitter: “Il governo - nel cuore della notte, nel bel mezzo della pandemia e in piena crisi politica - si prende la responsabilità di discutere del futuro deposito nazionale di rifiuti radioattivi senza consultare le Regioni e i sindaci e dopo aver tenuto fermo il dossier per oltre un anno”. Il riferimento è alle 67 aree potenzialmente idonee in Italia per il deposito delle scorie nucleari. Nei giorni scorsi, infatti, dopo il nulla osta arrivato sia dal ministero dello Sviluppo economico sia dal ministero dell’Ambiente, la Sogin, società statale responsabile della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, ha pubblicato la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee a ospitare le scorie radioattive di bassa e media attività. Le regioni potenzialmente idonee sono Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia.
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Il progetto prevede la costruzione di un deposito dove verranno inseriti dei moduli speciali che conterranno i rifiuti previamente condizionati, che a loro volta saranno protetti da ulteriori sovrastrutture in calcestruzzo armato. “Ennesimo atto di arroganza, ennesima dimostrazione di incapacità, ennesima provocazione”, ha scritto Salvini. Per quanto riguarda la tipologia di rifiuti che confluiranno in queste strutture, si tratta di prevalentemente di scorie provenienti dal mondo medico e ospedaliero.