Rigore
Fabrizio Pregliasco e la linea dura per fermare il Covid: "Basta concessioni, zona rossa dopo il 6 gennaio"
“Basta concessioni, zona rossa anche dopo il 6 gennaio”: ne è convinto Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università statale di Milano. Secondo lui, infatti, i numeri degli ultimi giorni non consentono di stare tranquilli, anzi fanno pensare a una terza ondata di Covid. “La curva rallenta troppo lentamente, per cui è urgente intervenire con nuove misure. Inoltre, la diffusione della variante inglese rende indispensabile velocizzare la campagna di vaccinazione”, ha dichiarato l’esperto in un’intervista alla Stampa. Secondo Pregliasco, però, durante le feste è stato concesso qualche strappo di troppo: adesso “pranzi, cene e ritrovi vanno dimenticati fino al vaccino”, ha puntualizzato.
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Ma neanche i vaccini devono farci stare tanto tranquilli. “La vaccinazione non darà risultati a breve”, ha spiegato Pregliasco. Ecco perché sarebbe meglio continuare con la zona rossa: “Non c'è un manuale per il lockdown e bisogna procedere per tentativi, ma sarebbe bene che dopo il 7 tutte le regioni aderissero a regole più rigorose", ha detto. Per quanto riguarda le scuole, invece, il virologo non boccia il progetto di riapertura: “Ha senso il tentativo di riaprirle parzialmente per valutare nel tempo gli effetti ed eventualmente ricalibrarsi”. Sull’enorme numero di vittime, infine, l’esperto ha spiegato: “Scenderanno quando i contagi caleranno sotto 5mila, mentre ora sono oltre 22mila. Se non modifichiamo i nostri costumi ci attendono tanti altri morti".