Chi ha ragione?
Dpcm, "Italia zona gialla dal 7 gennaio": l'indiscrezione della sottosegretaria Zampa, cortocircuito nel governo
Che ne sarà dell’Italia a partire dal 7 gennaio? Conoscendo il modus operandi del governo presieduto da Giuseppe Conte, servirà il solito fiume di riunioni tra maggioranza, Cts e Regioni per giungere a una decisione. Quel che è certo è che fino all’Epifania l’intero territorio nazionale sarà zona rossa (con l’eccezione del 4 gennaio, che si colorerà di arancione), poi la questione sarà tutta da dirimere. Intervistata da affaritaliani.it, la sottosegretaria Sandra Zampa ha risposto a una domanda sull’eventualità che l’Italia diventi zona gialla a partire dal 7 gennaio: “Non conosco esattamente i dati di tutte le regioni, ma siccome le cose stanno andando meglio penso che sarà così”.
Anche se “non si possono escludere nuove zone rosse, dipenderà dall’andamento dei dati”: quindi molto probabilmente “si ricomincia con la normale colorazione, giallo, arancione e rosso, sulla base delle misurazioni illustrate ogni settimana e che tutti conoscono, a partire dalle Regioni”. La sottosegretaria alla Salute ha quindi espresso un parere diametralmente opposto a quello di Walter Ricciardi: secondo il consigliere del ministro Roberto Speranza “non abbiamo alternative” e quindi finché il vaccino non farà effetto “l’unico modo per proteggerci è mantenere le stesse regole”. Ciò si tradurrebbe in “lockdown lunghi e nazionali. Anche la zona rossa ora in vigore andrebbe prolungata - ha dichiarato Ricciardi in un’intervista a La Stampa - almeno fino a metà gennaio, se vogliamo vedere effetti positivi. Se dal 7 gennaio, di colpo, facciamo riprendere tutte le attività, assisteremo certamente a un rialzo della curva epidemica”.