C130, neanche il tempo di sos
Sono staterecuperate le due scatole nere presenti sul C130 precipitato ieri all'aeroportomilitare di Pisa. Nell’incidente, avvenuto poco dopo il decollo per un volo diaddestramento, cinque avieri dell'Aeronautica militare hanno perso la vita. L'esamedel contenuto delle due scatole nere, una relativa ai dati tecnici e l'altrasulle conversazioni nella cabina di pilotaggio, sarà oggetto dell'indaginesvolta dalla magistratura ordinaria di Pisa. Lo ha reso noto il generale dibrigata Stefano Forte, comandante della 46/ma Brigata Aerea dell'Aeronautica distanza a Pisa nel corso di una conferenza stampa. Nel primo pomeriggio ilcomandante ha anche spiegato che è possibile che non ci sia stata «richiestad'aiuto o d'emergenza, l'aereo è precipitato pochi secondi dopo il decollo. Nonc'è stato il tempo». Con ogni probabilità quindi le bobine dei colloqui fra latorre di comando e l'aereo precipitato non conterranno registrazioni. Queinastri, così come le scatole nere, sono ora al vaglio della Procura e dellacommissione dell'Aeronautica militare, composta da cinque persone e presieduta dalcolonnello Giuseppe Gimondo, che ha il compito di svolgere, in parallelo alleindagini della magistratura ordinaria, «le analisi di quanto accaduto».