Rigore
Dpcm, Natale e Capodanno in zona rossa: il governo vuole far scattare i divieti in anticipo
Natale e Capodanno in zona rossa: questo lo scenario cui sta pensando il governo per evitare una terza ondata a gennaio. I cosiddetti rigoristi vorrebbero negozi, bar e ristoranti chiusi nei giorni festivi e prefestivi: una stretta sulla quale l’esecutivo potrebbe decidere già oggi, lunedì 14 dicembre, come anticipa il Corriere della Sera. Misure dure, ma necessarie soprattutto dopo le foto degli assembramenti degli ultimi giorni nelle città italiane. La risalita del tasso di positività è un dato che preoccupa. E anche se prima del 25 dicembre gran parte dell’Italia sarà in fascia gialla, nei giorni di Natale e Capodanno si sta pensando di far scattare i divieti della fascia arancione o addirittura rossa in tutto il Paese. Oggi si deciderà se far partire il provvedimento già il 19 e 20 dicembre — come vorrebbe l’ala rigorista del governo — o se invece slittare a ridosso del Natale. La discussione all’interno dell'esecutivo non sarà facile, come lasciano intuire le parole di Teresa Bellanova: “Confrontiamoci con la comunità scientifica e decidiamo misure coerenti e comprensibili. Scegliamone anche più restrittive di quelle attuali, se necessario, ma comprensibili. Perché solo così i cittadini saranno indotti a rispettarle”.
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Quanto agli spostamenti tra Comuni il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio, inizialmente si era pensato a un divieto assoluto. Poi c’è stata una timida apertura da parte del premier Conte, ma chi si aspetta una deroga ampia potrebbe rimanere deluso. Stando a quanto riporta il Corriere, la mozione che potrebbe essere depositata questa mattina in Senato dai partiti della maggioranza prevede che il giorno di Natale, il 26 dicembre e l’1 gennaio 2021 si possa uscire soltanto dai confini dei centri con meno di 5mila abitanti e raggiungere posti che si trovano a una distanza massima di 30 chilometri. Si adotterà così il “modello Merkel”, come invocato più volte dal ministro della Salute Roberto Speranza.