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Coronavirus, Istat smentisce Roberto Gualtieri: crollano i posti di lavoro, 470mila occupati in meno
"Nessuno perderà il lavoro", "Salvati 1,5 milioni di posti di lavoro grazie agli interventi del governo, così il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri nei mesi scorsi. I dati però sul mercato del lavoro raccontano altro. Il bilancio trimestrale dell'Istat pubblicato oggi è drammatico.
Per via dell'emergenza sanitaria nel secondo trimestre del 2020 "il numero di persone occupate subisce un ampio calo in termini congiunturali (-470 mila, -2,0%), dovuto soprattutto alla diminuzione dei dipendenti a termine e degli indipendenti". Lo comunica l'Istat che evidenzia un tasso di occupazione che scende al 57,6%, in calo di 1,2 punti rispetto al primo trimestre 2020. Peraltro - osserva l'istituto - i giovani di 15-34 anni presentano la diminuzione più marcata (-2,2 punti).
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Nel secondo trimestre sul mercato del lavoro sono state evidenti "ancor più che nello scorso trimestre, le notevoli perturbazioni indotte dall'emergenza sanitaria. L'input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, registra una forte diminuzione rispetto sia al trimestre precedente (-13,1%) sia allo stesso periodo del 2019 (-20,0%). "Tali andamenti" - osserva l'Istituto - "risultano coerenti con la fase di eccezionale caduta dell'attività economica, con una flessione del Pil nell'ultimo trimestre pari al 12,8% in termini congiunturali".