Pandemia

Coronavirus a Trento, maxi-focolaio: quasi 100 casi in una ditta di carne

Si allarga il focolaio da coronavirus a Trento nella ditta di lavorazioni carni Furlani.  Secondo gli ultimi dati forniti dalla Provincia i casi di Covid-19 legati all'azienda di Trento Nord sono 98. Il focolaio è stato scoperto quando due lavoratori di una cooperativa esterna che presta manodopera allo stabilimento di via Maccani si sono rivolti al medico con sintomi evidenti.

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso di una conferenza stampa, ha spiegato: "All'interno di questa realtà verranno fatti altri 30/40 tamponi nel pomeriggio. La maggior parte è manodopera straniera. Ora in corso un'attività di tracciamento dei contatti". Si tratta infatti di tratta di personale impiegato per la maggior parte a cottimo, con solo 30 persone stabili.

 

 

E, ha spiegato Fugatti, "non risulta semplice il reperimento di queste persone. Abbiamo allertato il Nas, per questioni di salute pubblica per chi non risponde alle chiamate dell'Azienda sanitaria. Sarà riaperto il centro delle Viote (alle ex caserme austroungariche sul Monte Bondonde, ndr) per l'isolamento di queste persone. Non sappiamo ancora se sarà sufficiente. Ci muoviamo con lo stesso rigore di 4 mesi fa. La maggior parte sono asintomatici. Tra domani e prossimi giorni eseguiti tamponi in altre aziende della lavorazione carni per prevenzione. Al di là dell'azienda carni, oggi si contano altri nuovi 19 casi su 2.317 tamponi", ha detto spiegato.

Il dirigente del Dipartimento prevenzione dell'Azienda sanitaria di Trento, Antonio Ferro si è detto preoccupato per "l'apertura di scuole: a metà settembre dobbiamo avere la risoluzione del focolaio. Contiamo in 4 o 5 giorni di chiudere il cerchio, mettendo in moto anche la macchina di assistenza per garantire viveri alle persone in quarantena. Sono previsti circa 250 tamponi e abbiamo allertati Nas e mediatori culturali per far rispettare la quarantena", ha aggiunto Ferro.