Parla la famiglia
Viviana Parisi e Gioele, la versione del legale: "Incidente nel bosco e fatalità sul traliccio, il bimbo ucciso dai suini"
La famiglia di Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi e padre di Gioele Mondello, non crede all'ipotesi di omicidio-suicidio per la morte della donna e del piccolo di 4 anni. Dopo l'incidente in auto sull'A20 Messina-Palermo all'altezza di Caronia, il 3 agosto scorso, Viviana avrebbe portato nel bosco il figlio, forse perché in stato di choc. A quel punto, spiega il legale al Quotidiano nazionale, "il bambino sfugge alla vigilanza della madre e si allontana. Forse anche solo di pochi passi. Probabilmente qualcosa, in quello scenario di campagna, attira la sua attenzione oppure lo spaventa. La madre, terrorizzata, cerca disperatamente di trovarlo ma i suoi tentativi falliscono". "Al fine di meglio orientarsi, Viviana decide di salire sul pilone della corrente (il traliccio, ndr) e guadagnare una posizione di privilegio rispetto al luogo circostante - prosegue il legale -. È l'unica tipologia di struttura che consenta di guardarsi intorno a 360 gradi. È compatibile, pertanto, con l'idea di chi voglia perlustrare la zona limitrofa, probabilmente (così ipotizzo) per guadagnare il contatto visivo col bambino. Da quella posizione Viviana, finalmente, rintraccia Gioele: si affretta a scendere ma, probabilmente per evitare di perdere tempo, ritiene preferibile saltare. Questa scelta le è fatale". E Gioele? "Da questo punto in poi faccio mia la ricostruzione di chi ha restituito Gioele alla propria famiglia: Giuseppe Di Bello, ex brigadiere dei Carabinieri. È probabile che il bambino abbia vagato tra i boschi fino al momento in cui è incorso in un incontro funesto (forse un suino nero dei Nebrodi, in zona ve ne sono molteplici sia da allevamento che allo stato brado)".
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Una versione, contestata, che fa a pugni con quanto scrive il Corriere della Sera, riportando fonti della Procura di Patti. Viviana avrebbe ucciso Gioele, anche se la dinamica non è chiara: lo avrebbe strangolato, coprendolo poi con foglie e sassi, e si sarebbe buttata dal traliccio. Oppure, seconda pista, si sarebbe gettata insieme al bimbo. I due corpi, ritrovati a distanza di 11 giorni l'uno dall'altro, in quel caso sarebbero stati distanti qualche centinaia di metri a causa dell'azione degli animali selvatici della zona. Ma l'avvocato Mondello contesta anche un'altra notizia fornita dal Corsera, cioè il tentato suicidio di giugno: "Ha solo sbagliato il dosaggio delle pillole che le avevano prescritto all'ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto".