Ancora nei guai

Luca Palamara, le ultime accuse: hotel di lusso, scooter e multe pagate a Capri per orientare le sentenze

Un hotel di lusso e l'uso di due scooter di grossa cilindrata. Sono le nuove accuse di corruzione per Luca Palamara, l'ex componente del Consiglio superiore della magistratura ed ex pubblico ministero a Roma, già inquisito per corruzione. La Procura di Perugia gli ha notificato altri due avvisi di garanzia: uno per corruzione in atti giudiziari e un altro per violazione di segreto. Nel mirino degli inquirenti alcuni soggiorni a Capri e l'uso di almeno due moto, comprensivo del pagamento delle contravvenzioni. La corruzione, stavolta, non sarebbe avvenuta per il generico "esercizio della funzione" di consigliere del Csm, bensì per "favorire la parte di un processo"; indirizzare le "controversie legali" che interessavano due imprenditori amici di Palamara. L'ex pm Palamara si sarebbe interessato di alcune controversie che coinvolgevano il fratello dell'imprenditore e la società.

 

 

 

La violazione di segreto, scrive Repubblica, in concorso con l'altro ex pm romano Stefano Fava, riguarda invece la rivelazione di notizie pubblicate dal Fatto e dall Verità il 29 maggio 2019 su un esposto presentato dallo stesso Fava al Csm contro l'ex procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e il procuratore aggiunto Paolo Ielo. Stavolta l'albergo pagato al magistrato dal proprietario della struttura, Leonardo Ceglia Manfredi, è l'hotel Punta Tragara di Capri, uno dei più esclusivi dell'isola, dove Palamara è stato per sette notti, divise in quattro soggiorni: uno con la moglie nel 2011, uno con l'intera famiglia nel 2012 e due con l'amica Adele Attisani nel 2017 e 2018. Valore complessivo della presunta corruzione: 6.840 euro, ai quali l'accusa somma i 305 spesi per la macchina con autista per lo spostamento dalla stazione di Napoli all'imbarco. La contropartita, secondo gli inquirenti, sarebbe stato l'interessamento del magistrato per vicende legali che interessavano un fratello di Ceglia Manfredi e la sua società