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Terni, i due ragazzi morti: "Metadone e codeina, così i trapper gli hanno spiegato come ammazzarsi"

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 Erano "forse" convinti di avere "acquistato e assunto codeina" ma  "si trattava di metadone". Nuove informazioni emergono sul decesso di Flavio Presuttari, 16 anni, e Gianluca Alonzi, 15, i due ragazzi trovati morti nelle proprie abitazioni a Terni martedì mattina. 


Secondo quanto scrive il gip di Terni Barbara Diogiovannantonio, nel provvedimento - rivelato dal sito Umbria24 - che ha convalidato il fermo e disposto il carcere per Aldo Maria Romboli, con l’accusa di morte come conseguenza di altro delitto,   è emersa "un'allarmante consuetudine tra i ragazzi, soprattutto adolescenti, di assumere metadone diluito o codeina diluita con acqua o con altre bevande, al fine di ottenere un effetto rilassante".

Inoltre  gli inquirenti, hanno raccolto diverse testimonianze,  per cui i ragazzi hanno imparato le "modalità di miscelare le sostanze al fine di ottenere l'effetto desiderato vengono dai giovani apprese da alcuni video che circolano su Internet e da alcune canzoni di cantanti trap". 

 

 

Nella convalida di arresto il Gip ha spiegato inoltre che "l’effetto letale del metadone su Flavio e Gianluca è conseguenza dell’alta concentrazione del metadone che spesso viene utilizzato dai tossicodipendenti, può infatti avere una potenzialità letale se assunto da soggetti privi di tolleranza agli oppioidi. Quindi in soggetti non tossicodipendenti, l’efficacia della sostanza è tale che anche una minima quantità può determinare il decesso; i due ragazzi di appena 16 e 15 anni e non tossicodipendenti, per cui anche l’assunzione di una bassa concentrazione di metadone diventava per loro potenzialmente letale".


Intanto è stato formalmente conferito stamani dalla procura di Terni l'incarico per le autopsie sui corpi dei due ragazzi. L'esame è in programma domani e dai risultati, specie da quelli tossicologici, sono attesi elementi utili per le indagini condotte dai carabinieri. Il difensore di  Romboli ha nominato un proprio consulente di parte.

In un'intervista al Corriere della Sera  il procuratore di Terni Alberto Liguori si è detto "stupito e sconvolto" dall'atteggiamento avuto dagli amici dei due adolescenti deceduti. "La naturalezza con la quale parlano di droga, la dimestichezza nello spiegare — a verbale —come cambia il colore della sostanza da violaceo se viene utilizzata la codeina, un sedativo antidolorifico, a biancastro se c'è solo il metadone - sottolinea il procuratore - Io stesso, addetto ai lavori, sono rimasto esterrefatto dal loro patrimonio di conoscenze, dalle informazioni tecniche che avevano. Si capiva che per loro noi siamo profondamente diversi: non si rendevano conto dell'importanza delle loro dichiarazioni, della gravità di aver già comprato droga, dando per scontato che quella sostanza provoca sollievo e non è così nociva. Insomma, come a dire: va bene, l'abbiamo comprata da lui, che male c'è? Noi siamo avanti, siete voi che non capite".

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