Garlasco, iniziata l'udienza
Il giallo di una bici nera da donna che alcuni testimonihanno detto di aver visto appoggiata al muro di cinta di casa Poggi la mattinadell' omicidio di Chiara, è al centro dell'udienza di oggi, iniziata da poco,del processo in corso a Vigevano in cui è imputato Alberto Stasi, il fidanzatodella giovane assassinata a Garlasco il 13 agosto 2007. Il gup Stefano Vitellidavanti ad accusa, difesa, parte civile e anche ai suoi periti informatici,sentirà il maresciallo dei carabinieri di Garlasco, Francesco Marchetto, percapire come mai nei giorni successivi il delitto non sequestrò una bicinera-grigia da donna, la terza nella disponibilità della famiglia Stasi e dellaquale i genitori di Alberto parlarono durante la loro deposizione il giornostesso dell'omicidio. Inoltre il giudice sentirà una vicina di casa di Chiara,la signora Manuela Travain, in merito alla sua testimonianza fatta più di dueanni fa ai carabinieri, e cioè di aver visto una bici nera da donna senzacestino nè con scritte particolari, davanti alla villetta di via Pascoli. Lasignora già allora non si ricordava però il giorno esatto in cui aveva visto labici e cioè se l'avesse notata il venerdì prima del delitto o il giorno stessodel delitto. Da quanto si è saputo però in base ai tabulati telefonici chericostruiscono gli spostamenti della donna, il giorno in cui vide la bicidovrebbe essere proprio il 13 agosto. In base anche a queste deposizioni ilgiudice Vitelli deciderà se sequestrare o meno la terza bicicletta di casaStasi, come aveva chiesto nella scorsa udienza l'avvocato della famiglia Poggi,Gianluigi Tizzoni. Così come questa mattina chiederà di fare accertamenti su unportavasi di ferro battuto ritrovato sulla scena del crimine. Il tuttononostante siano trascorsi più di due anni dall'omicidio. In aula, come sempre,ci sono da un lato Alberto Stasi attorniato da una schiera di legali edall'altra i genitori e il fratello di Chiara con il loro avvocato.