Non è finita

Coronavirus, possibili nuovi lockdown per i casi importati: quali sono le zone a rischio

I casi importati si moltiplicano, dal Bangladesh a Viareggio e nel Lazio, dalla Serbia nel Veneto, i cluster nel bresciano in una comunità di recupero. All'ospedale di Infermi di Rimini un paziente in dimissione dal reparto post acuti Covid  ne ha contaggiati sette, tutti asintomatici. Insomma il coronavirus continua a diffondersi a macchia di leopardo. Per questa ragione il governo pronto a dei lockdown locali, su comuni o piccoli comuni. Una strada quella delle zone rosse indicata anche da Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. "Una volta che si ottiene una riduzione drastica della circolazione di un patogeno, come è accaduto in Europa con Sars-Cov-2, ha detto Rezza,"devi temere la reintroduzione. E se bloccare la mobilità è difficile, sono importanti filtri per i casi importati, con tamponi, isolamenti e quarantene per arginare i focolai"

 

In questo momento sono ricoverati all'Inmi Spallanzani di Roma "81 pazienti, di questi 43 sono positivi al tampone per la ricerca Sars-CoV-2", 38 sono sottoposti ad indagini". Lo evidenzia il bollettino dello Spallanzani. "Sono 4 i pazienti che necessitano di terapia intensiva - aggiungono i medici - I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono, a questa mattina, 511"

"Sono preoccupata per l'alto numero di persone arrivate a Roma dal Bangladesh risultate positive al coronavirus. E' fondamentale mantenere alta l'attenzione e potenziare i controlli su coloro che provengono da Paesi dove la curva di contagio è ancora alta. Non possiamo in alcun modo permettere di vanificare gli sforzi che i romani hanno compiuto finora", ha scritto in una nota la sindaca di Roma Virginia Raggi.