Strage di Capaci, Grasso:

emanuele satolli

“Non c'è dubbio che la strage che colpì Falcone e la suascorta siano state commesse da Cosa Nostra. Rimane però l'intuizione, ilsospetto, chiamiamolo come vogliamo, che ci sia qualche entità esterna cheabbia potuto agevolare o nell'ideazione, nell'istigazione, o comunque possa averdato un appoggi all'attività della mafia”. Piero Grasso offre la propria letturadella strage che uccisione Giovanni Falcone presentandola come qualcosa di non completamentericonducibile a Cosa Nostra. Davanti alla commissione Antimafia, dopo avercitato numerosi passaggi delle sentenze sulla vicenda, il procuratore nazionaleAntimafia si pone e gira ai commissari un quesito: perché si passò dall'ipotesidi colpire Falcone mentre passeggiava per le strade di Roma all'attentato con500 chilogrammi di esplosivo, collocato a Capaci. Una scelta, quelladell'attentato, che ha una modalità “chiaramente stragista ed eversiva. Chi ha indicatoa Riina queste modalità con cui si uccide Falcone? Finché non si risponderà aquesta domanda sarà difficile cominciare ad entrare nell'ordine di effettivoaccertamento della verità che è dietro a questi fatti”.