Arrestato l'imam di Varese

Albina Perri

Varese -  Associazione a delinquere finalizzata alla preparazione e alla commissione di attentati terroristici. Sono queste le accuse che hanno portato, due giorni fa, all’arresto di Abdelmajid Zergout, noto anche come Abou Ai Barà , l’imam marocchino della moschea di Varese. Zergout , 43 anni, è stato prelevato dalla Digos nella sua abitazione di Malnate, piccolo centro alle porte di Varese. L’imam, nato a Safi (Marocco), sposato e con figli piccoli, era stato arrestato 3 anni fa dal Ros dei carabinieri con l’accusa di terrorismo internazionale. L'anno scorso venne però assolto dal Tribunale di Milano e scarcerato. A carico di Zergout pendeva un mandato di arresto ai fini estradizione verso il Marocco, mandato che era stato emesso il 31 luglio 2008  dalla Procura del  Re presso la Corte di Appello di Rabat  per i reati di terrorismo. L'arresto dell'imam “è l'ennesima dimostrazione di come si possano fabbricare accuse ad hoc per motivi politici”. A dirlo è l'avvocato Luca Bauccio, difensore in Italia di Abdelmajid Zergout: “Zergout - ha ricordato Bauccio - non è mai stato condannato in Italia. Era stato assolto e a un anno dall'assoluzione, avvenuta il 3 agosto 2007, puntuale arriva la richiesta di estradizione, alla quale ci opporremo”. L’imam ora si trova rinchiuso nel carcere dei Miogni, ma l'arresto è provvisorio: la Corte d'Appello di Milano ha 40 giorni per decidere se convalidarlo.