Altra tragedia sul Monte Rosa
L’estate delle montagne conta altri due morti: sono un alpinista inglese ed uno olandese trovati assiderati sul Monte Rosa. Partiti ieri per affrontare il Lyskamm, vetta della montagna di 4.481 metri, nonostante le pessime condizioni meteorologiche, si erano messi in marchia dal rifugio Quintino Sella e avevano superato il “naso” del Lyskamm attorno a mezzogiorno, tanto che erano stati incrociati da un gruppo di scalatori spagnoli che avevano notato come procedessero molto lentamente. Stanchi e in mezzo al brutto tempo, hanno perso l’orientamento e non sono riusciti a trovare la via del ritorno. Adrian Favre, capo del soccorso alpino valdostano, ha raccontato di averli trovati “vicino al bivacco Balmenhorn, ad oltre quattro mila metri. Se avessero saputo dove erano, si sarebbero potuti salvare, invece non hanno neanche provato a scavare una buca per cercare di ripararsi”. A trovare i corpi una guida valtellinese che stava ripercorrendo i loro stessi passi per la sua escursione. Le salme sono state recuperato dall’elicottero del soccorso alpino e trasportate alla camera mortuaria del cimitero di Gressoney - Saint Jean. Le raccomandazioni di Favre sono le ennesime dopo che in queste settimane si sono registrati altri casi simili a questo: “Bisogna essere prudenti quando si affronta la montagna, le previsioni meteo sono affidabili e non si deve salire in quota quando non si ha la certezza di trovare le condizioni favorevoli”. E' il terzo incidente sul Monte Rosa in pochi giorni, dopo quello che ha causato la morte di una alpinista italiana il 14 agosto e quello occorso ad alcuni scalatori tedeschi il 6 agosto.