Italia, 160mila auto fantasma

Carlotta Clerici

L'indagine 'auto fantasma’, condotta dagli agenti dellapolizia municipale di Roma per smascherare gli intestatari fittizi diautomobili– 840 con più di 100 auto intestate per un totale di 151.250 veicoli–  ha portato alla luce dei datiallarmanti. Tra le 90 province italiane sotto la lente delle ricerca, il recorddi un solo intestatario con il maggior numero di auto intestate spetta a Milanocon 1.641 vetture. I veicoli immatricolati nella provincia con passaggi diproprietà irregolari sono 12.153 intestati a sole 53 persone. Non è da menoNapoli dove 85 persone hanno 16.453 autovetture (alcuni 966, altri 668 o 628).A Roma e provincia sono invece in 25 ad essere proprietari di 5.634autovetture, mentre a Bari 31 persone hanno in garage 4.686 auto. A Torino sono7.730 veicoli immatricolati  e soltanto33 i  proprietari. Tra questi uno di essine possiede ben 1.299, altri 'solo' 841 o 529 a testa. Dal sud, al centro, finoal nord Italia, la pratica dei finti passaggi di proprietà sembra essere unaprassi comune. Scorrendo l'elenco delle province, infatti, si nota che anche leprovince più piccole non sono da meno: a Caltanisetta per esempio i proprietarifinti sono solo 4 per un totale di 901 veicoli. Di questi solo uno ne possiedeben 451. E a Biella per 556 veicoli solo 3 intestatari. Le indagini,iniziate un anno fa dagli agenti dell'VIII Gruppo della polizia municipale,diretto dal colonnello Antonio Di Maggio, su delega del sostituto procuratoredella Repubblica Dda di Roma Carlo La Speranza, hanno anche permesso di scoprireuna centrale di stampa di documenti, tutti rigorosamente falsi destinati ad usidiversi. Tra i documenti sequestrati dagli investigatori, una ventina in tuttoche hanno passato al setaccio i finti passaggi di proprietà su tutto ilterritorio nazionale, figurano: contrassegni di assicurazioni; carted'identità; certificati di proprietà del Pra; carte di circolazione; ricevutedi multe o bollette elettriche pagate o finte buste paga. Una scoperta chedimostra il danno finanziario per erario, province e regioni. Solo di bolli nonpagati il danno è calcolato attorno ai 40 milioni di euro.