Bullismo femminile in crescita

Michelangelo Bonessa

Cresce in modo allarmante tra la giovanissime ilfenomeno, poco conosciuto fino a qualche anno fa, del «bullismo al femminile».Le ragazze violente aggrediscono, picchiano e rapinano le coetanee per strada ea scuola costringendole a consegnare il giubbino, il cellulare, l'iPod oqualunque altra cosa attiri il loro desiderio predatorio. È quanto emerge daidati annuali raccolti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per iminorenni di Milano (ma la situazione non diverge in altre aree). I reati commessi dai ragazzi al di sotto dei 18anni registrano una lieve generale riduzione mentre l'incremento di quelli acarico delle «cattive» ragazze di nazionalità italiana è notevole. Se fino auno, due anni fa le statistiche stilate in questo periodo in vistadell'inaugurazione dell'anno giudiziario di gennaio parlavano di pochissimiepisodi, ora per reati come le lesioni personali il 10% dei minori chefiniscono sotto indagine è di sesso femminile. Un fenomeno che non accenna adiminuire nonostante lo sforzo dei magistrati per iminorenni, della scuola e dei servizi sociali. E che anzi nella sua variantefemminile, pur rimanendo ancora molto minoritaria, conosce un boom inquietante.Sono infatti 63 i nuovi fascicoli per lesionivolontarie a carico di ragazze italiane (erano 43 e 52 nei due periodiprecedenti) 26 su percosse, 100 per minacce e ingiurie, 11 molestie (prima unasola) e 9 per porto di coltello (erano 3).