Caffarella, due condanne

Silvia Tironi

Oltean Gavrila e Ionut Jean Alexandru sono staticondannati rispettivamente a 11 anni e 4 mesi e 6 anni. I due romeni sonoritenuti responsabili dello stupro di una ragazzina di 14 anni avvenuto nelparco romano della Caffarella il 14 febbraio scorso. Gavrila, oltre a 7 anni e4 mesi per la Caffarella, è stato condannato anche ad ulteriori 4 anni direclusione per lo stupro di una ragazza di 22 anni avvenuto nel luglio scorsosempre a Roma. Il difensore di Oltean Gavrila, Carlo Scepi, ha annunciato che impugnerà la sentenza. Nella vicenda della Caffarella entra in ballo anche il nome di Luca Bianchini, il ragioniere che è stato arrestato mesi fa per gli stupri avvenuti tra Tor Bella Monaca e la Bufalotta. A chiamarlo in causa, come ha riferito l'avvocato Scepi, è stato Oltean Gavrila che interrogato oggi durante il processo per lo stupro alla Caffarella ha detto che mentre lui violentava la ragazzina di 15 anni c'era una persona che osservava quanto succedeva. C'è comunque da notare che Gavrila e Bianchini si trovano detenuti a Regina Coeli nello stesso braccio. Scepi ha anche osservato che sin dai primi interrogatori ai quali era stato sottoposto dopo l'arresto aveva già parlato di una persona della quale comunque non conosceva il nome che lo aveva istigato a commettere lo stupro. In carcere ha rivisto quella persona. "Ritengo che quanto affermato da Gavrila sia calunnioso, il mio assistito per quanto so non ha mai avuto rapporti o contatti di qualsiasi natura con gli imputati del processo per lo stupro della Caffarella. Non mi risulta inoltre che abbia mai frequentato quella zona", afferma l'avvocato Bruno Andreozzi, legale di Luca Bianchini che ha anche fatto sapere che il suo assistito vuole ripetere il test del Dna. Alemanni: sentenza troppo mite - La sentenza sui 'mostri' della Caffarella non soddisfa affatto il sindaco di Roma Gianni Alemanno: "Siamo di fronte a una sentenza ancora troppo mite". Ciò che non va giù al primo cittadino capitolino è che nel caso specifico si è di "fronte non solo ad una violenza sessuale, ma aduna violenza perpetrata contro una minorenne, cosa che dovrebbecostituire un'indubbia aggravante". Alemanno ha confermato che ilComune, come ha fatto in primo grado, si costituirà parte civile anchein un eventuale appello.