Riapre la stagione venatoria
Un uomo di 50 anni residente a Lecco è morto colpito al volto da un pallettone esploso da un 48enne durante una battuta di caccia. Sembra che tra l’assassino e la vittima vi erano già dei rancori passati, ma secondo gli inquirenti che hanno ricostruito l’esatta dinamica dell’omicidio il motivo della lite e del folle gesto che ne è seguito è una lepre contesa tra i due cacciatori. La vittima, Luigi Mazzoleni, meccanico, sposato e padre di due bambini di pochi anni avrebbe litigato con altri due cacciatori, fratelli, sulla proprietà di una preda appena uccisa. Il litigio è presto degenerato in una violenta discussione e uno dei due fratelli ha imbracciato il fucile da caccia e ha sparato. Il proiettile, esploso da distanza ravvicinata, ha colpito al volto il cinquantenne, che è morto mentre i due fratelli fuggivano a piedi nel bosco. Nelle ore successive alla scoperta del cadavere gli inquirenti hanno rintracciato i due fratelli e hanno posto in stato di fermo il presunto assassino, accusato di omicidio volontario. L'uomo è stato ascoltato per ore dagli inquirenti intenzionati ad accertare se si sia trattato di un gesto volontario oppure se il colpo di fucile sia partito accidentalmente durante la discussione. Durante un’altra battuta di caccia, in località Chiancate, nel foggiano, un uomo di 33 anni è stato colpito da un colpo, caricato a pallettoni, sparato dal padre. Il 33enne è stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo con lesioni agli organi pubici e la frattura del coccige. Nella scorsa stagione venatoria hanno perso la vita 44 persone, 5.000 cani da caccia e decine di migliaia di animali.