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Aquila, direttore di Confcommercio si barrica nel bagno della filiale di Bankitalia

Cioni ha anche annunciato sciopero fame contro il sistema. "Ho con me della benzina. Non ho paura di andare in prigione"
di Ignazio Stagnodomenica 19 gennaio 2014
Aquila, direttore di Confcommercio si barrica nel bagno della filiale di Bankitalia

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Barricato nel bagno della sede di Bankitalia. Una protesta contro l’abbandono delle istituzioni che non proteggono i cittadini soprattutto nelle zone più in difficoltà. Il direttore di Confcommercio L’Aquila, Celso Cioni, si è barricato nella filiale di Bankitalia per lanciare "un grido di dolore dei piccoli commercianti di questa martoriata città". Annuncia l’inizio dello sciopero della fame e della sete. "Se saranno forzate le porte del bagno dove sono barricato ho benzina e accendino". Cioni è determinato nella sua protesta e  minaccia di darsi fuoco se il governo non rivedrà "le condizioni del sistema bancario, almeno nei paesi del cratere e della città che è ancora militarizzata", come è scritto in una mail. "Brucio tutto" - Poi la minaccia: "Se verranno forzate le porte del bagno dove sono barricato, ho con me benzina e accendino - avvisa Cioni - Lo faccio per lanciare il grido di dolore dei piccoli commercianti di questa martoriata città, costretti dal terremoto a lasciare i propri negozi senza ottenere alcun sostegno e, facendo debiti, si sono ricollocati alla meglio e sono disperati e con le banche che li tengono quotidianamente sotto pressione". E ancora: "Molti commercianti - scrive Cioni - sono esasperati e ricorrono a medici e psicologi o a psicofarmaci per sostenere questo stato di cose di cui non hanno colpe. Come sapete ci sono casi di suicidi. Per questo inizio sciopero della fame e della sete e domando se qui possono applicarsi le stesse regole di luoghi dove non è successo nulla. Basta con questa situazione che non meritiamo", conclude Cioni. Dopo alcune ore, il direttore di Confcommercio ha incontrato il prefetto e ha interrotto la protesta.