Palazzo gli toglie la vista,

Michelangelo Bonessa

Quattro bombole di gasliquefatto per far crollare il palazzo in costruzione che toglie il panoramaalla villetta in cui abita, ma nell'esplosione l'edificio resiste e lui perdela vita: è morto così a Trieste, Antonio Castriota, di 60 anni. Lo scoppio èavvenuto in via delle Linfe, nel popoloso quartiere di San Giovanni. Castriota,fattorino in pensione del quotidiano Il Piccolo, ha approfittato dellapausa pranzo degli operai del cantiere per portare quattro bombole di gas nelleautorimesse del palazzo di sei piani che la ditta Nuova Edile snc stacostruendo proprio a pochi metri dalla sua villetta. Ha aperto le bombole esaturato i locali. Subito dopo c'è stata l'esplosione che doveva far crollareil palazzo e che, invece, in circostanze finora oscure, l'ha ucciso. Lui è stato trovato lì dai Vigili del fuoco, propriovicino alle bombole. La sua auto qualche metro più in là, completamentecarbonizzata dall'incendio che è divampato dopo lo scoppio e che i Vigili delfuoco, intervenuti con ben quattro squadre, hanno spento prima che sipropagasse ad altre strutture del palazzo. Gli investigatori della Squadra Mobile dellaQuestura di Trieste non hanno impiegato molto a chiarire il mistero diquell'esplosione che non ha causato altri feriti e che fin dal primo momento èapparso difficile da inquadrare come una semplice disgrazia o un drammaticoincidente sul lavoro. Castriota - hanno scoperto -  ieri aveva acquistato due bombole di gas in unnegozio della città. I suoi rapporti con i costruttori del palazzo che lo avevaprivato del panorama non solo non erano mai stati buoni, ma negli ultimi tempierano peggiorati, forse per via di una transazione, conclusa o in via diconclusione, che non lo ripagava del danno che sentiva di aver subito. Lamoglie e il fratello hanno confermato i contrasti con la ditta di costruzioneanche se - hanno spiegato - l'uomo stamani era apparso tranquillo e nullalasciava presagire quello che sarebbe accaduto.