Bimba uccisa da un tumore
Un tumoreal cervello l’ha lentamente portata via. È cresciuto dentro quel piccoloesserino di appena sette anni, senza che qualcuno se ne accorgesse. Eppurequella bimba bolognese ha patito, durante questi ultimi tre anni, le pene dell’inferno:forti mal di testa, problemi di equilibrio e disturbi alla vista. I medici perònon hanno capito, sottovalutando i sintomi. Secondo gli avvocati della famigliai pediatri che l’avevano in cura avrebbero dovuto quantomeno far eseguireaccertamenti ulteriori. Solo nell'ottobre scorso i sanitari dell'ospedaleMaggiore di Bologna, dove l'avevano accompagnata i genitori perché in preda auna crisi, l'hanno sottoposta a una Tac: la diagnosi per lei si è trasformatain una terribile sentenza: ormai non c’era più nulla da fare. Per affrontare edistruggere quel male che l'aveva aggredita non c’era più tempo. E il 25 agostoscorso la bambina che non aveva ancora compiuto dieci anni, è morta. I genitorihanno deciso di presentare un esposto attraverso i loro legali, gli avvocatiChiara Rinaldi e Antonio Petroncini. Ricevuta la denuncia il pm della Procurafelsinea, Enrico Cieri, ha aperto un fascicolo in cui viene ipotizzato il reatodi omicidio colposo e sul quale sono stati iscritti i tre medici della Usl chel'hanno visitata e la pediatra. Venerdì scorso è stata eseguita l'autopsia allapresenza dei consulenti di parte e ieri c'è stato il funerale. La ragazzina inquesti anni era stata visitata da un otorinolaringoiatra per un difetto all'uditoche secondo i legali della famiglia era un sintomo del male. Ma il medico, comegli altri suoi colleghi tra cui un neuropsichiatra e un oculista, non haritenuto di fare ulteriori accertamenti. «La volontà dei genitori è farechiarezza. Ci auguriamo che l'indagine permetta di appurare cosa è successo edeventuali responsabilità» hanno spiegato i legali.