Il ricatto del branco di minori:

Michelangelo Bonessa

 Ormai per ilsesso si è disposti anche al ricatto. Sulla spiaggia libera di Pegli, nelponente di Genova, cinque ragazzotti, di 15 e 16 anni da una parte, hannopensato che fosse il caso di arrivare a tanto. Una 13 genovese la vittima diquesta perversione. Uno dei giovani convince la minore ad appartarsi dietro unascogliera. E a intrattenersi con lui. Gli amici spiano la scena, nascosti. Quandoquesti tornano insieme al gruppo, sono due i giovani che si avventano comeavvoltoi sulla preda: “Abbiamo ripreso tutto con il telefonino, se non vienianche con noi, pubblicheremo il video su Internet”. La tredicenne non credealle sue orecchie. “Come, non è possibile, tu mi piacevi”, dice al ragazzo concui era appena stata. Niente da fare, il branco insiste, minaccia, prevarica. Ela ragazzina cede. Dietro la minaccia di finire “pubblicata” su Internet, siapparta con gli altri due ragazzi. Solo l’intervento di un amico di lei, che vaa chiedere aiuto a suo padre, riesce a evitare che “l’estorsione di sesso”venga portata a termine. Ma sulla spiaggia, a quel punto, arriva la polizia.  I cinque ragazzi vengono identificati: due diloro vengono denunciati per tentata estorsione e violenza privata; il terzo,quello che per primo si era appartato sulla spiaggia a fare sesso con la13enne, per il momento non è stato denunciato, anche se è proprio nei suoiconfronti che potrebbe scattare l’accusa più pesante: violenza sessuale.