Napoli, ausiliari in difficoltà

Michelangelo Bonessa

 Da tre settimane senzablocchetti per elevare le contravvenzioni. Gli ausiliari del traffico dellaNapolipark, società al 100 per cento del Comune, sono così nell’impossibilitàdi multare chi sosta sulle strisce blu senza grattino. Magazzini vuoti ancheper la polizia municipale. I vigili urbani hanno i blocchetti contati, anzistanno andando avanti con le scorte ed è elevata la possibilità che i caschibianchi rimangano a secco. Ilmotivo dell’interruzionedella fornitura da parte di Palazzo San Giacomo - stando a quello che trapelain un Comune deserto - è da ricercarsi nel cambio del fornitore per risparmiare.La cosa vale sia per i vigili che per gli ausiliari. Sarebbe stata individuata,nella sostanza, una nuova ditta fornitrice in grado di stampare a prezzi piùcontenuti. Nel frattempo - i nuovi blocchetti dovrebbero essere pronti nonprima di un mese - si rischia di mettere in crisi un’azienda, appunto laNapolipark, che ha i conti in ordine. Del resto la sua mission è controllareche i napoletani paghino la sosta sulle strisce blu e vista la proverbialeinclinazione degli automobilisti a contravvenire a queste regole il business èassicurato. Il businessdelle multe - Due conti per capire bene come stanno le cose. Napoliparkeleva mediamente ogni anno 400mila contravvenzioni dal valore medio di 29 eurociascuno. Oltre 33mila al mese. Vale a dire circa un milione di euro ogni 30giorni entrano nelle casse della società. Non è dato sapere quanto si riesca ariscuotere però da un punto di vista di verbali elevati il dato è questo. A ciòvanno aggiunte le sanzioni più pesanti come quelle collegate alle ganasce, doveil prezzo sale notevolmente fino a sfiorare i 200 euro per lo sblocco dell’automobile.Insomma soldi freschi nelle casse della Napolipark ne entrano quotidianamenteper questo l’azienda gode di una salute finanziaria notevole come testimonianoi dati dell’ultimo bilancio.