Sicilia, giù un altro gommone

Francesco Borgonovo

L’ennesima tragedia del mare nel Canale di Sicilia: 5 o 6 extracomunitari sarebbero annegati mentre tentavano di raggiungere le coste italiane. Altri risulterebbero dispersi. Il naufragio, secondo quando riportano fonti della Guardia costiera di Palermo, sarebbe avvenuto a 160 miglia da Lampedusa, alle undici di questa mattina. La segnalazione di quanto avvenuto in mezzo al mare è giunta da un motopesca italiano, l’”Arias I” che si trovava in quella zona. Secondo i testimoni un gommone carico di immigrati si era avvicinato al mezzo navale che gli è venuto incontro: a quel punto, nel corso della manovra di avvicinamento, il gommone si è ribaltato. Ventuno uomini sono stati recuperati, cinque o sei non ce l’hanno fatta. In queste ore sta navigando le acque pure il “Victoria” per cercare di trovare i cadaveri. Nel frattempo la Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo sulla sorte dei due bimbi di 2 e 4 anni che sarebbero morti e poi gettati in mare sabato scorso. I reati ipotizzati sono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata dalla morte dei due piccoli. Gli investigatori continuano nel frattempo ad ascoltare gli immigrati sopravvissuti. C’è chi avrebbe confermato la versione del padre, secondo il quale i due fratellini non sarebbero sopravvissuti alle difficoltà del viaggio di cinque giorni. C’è invece che sostiene di non avere mai visto i bambini a bordo. Tra l’altro, la madre non sarebbe rimasta in Nigeria, come ha detto sempre il padre, ma sarebbe morta due anni fa.