Sbloccati 4 miliardi per il Sud

Dario Mazzocchi

Adesso sono tutti soddisfatti, compreso Raffaele Lombardo che fino all’ultimo era rimasto scettico, dichiarando che di cambiamenti non ne aveva visti. Il nodo dei Fas (i Fondi aree sottoutilizzate) per il Mezzogiorno è stato superato con la decisione presa dal Cipe (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) di sbloccare oltre quattro miliardi di fondi destinati alle infrastrutture della Sicilia. I ribelli di nuovo in riga - “Questa storia del ‘nordismo’ del governo è stata smentita nel miglior modo, nei fatti”, ha commentato Lombardo e le minacce dei ribelli esibite al Popolo della libertà sembrano essere rientrare. Pace fatta anche per l’altro fautore del Partito del Sud, Gianfranco Micciché. L’annuncio della distensione nei rapporti tra governo e regioni meridionali – Sicilia in testa – è stato dato in “pompa magna” dal titolare dell’Economia, Giulio Tremonti, nella sala stampa a Palazzo Chigi insieme al ministro per le Attività produttive, Claudio Scajola, al ministro Stefania Prestigiacomo, al governatore siciliano Lombardo e al sottosegretario con delega al Cipe, Micciché. In totale, saranno 4 miliardi e 313 milioni i fondi che andranno alla Sicilia, impiegati per esigenze precise: realizzazione di infrastrutture, legalità, fiscalità agevolata e criticità che potranno presentarsi improvvisamente. Il risultato raggiunto, spiega Tremonti, è “nella logica della collaborazione che vogliamo continua tra governo e regione Sicilia. In questa logica di gestisce ci sarà l’avanzamento del piano con una dialettica che ha ad oggetto il superamento di eventuali criticità”. Per Scajola, la Sicilia è la regione “pilota” del Mezzogiorno, “una regione specifica dal punto di vista istituzionale e geografico”, che inaugura un nuovo tipo di rapporto tra il potere centrale e gli enti locali, assicura Scajola. “Viene prima delle altre regioni perché ha presentato prima un piano di interventi che è stato oggi approvato”. Piano Marshall - Per il titolare dell’Economia, il Sud può essere riportato in corsa insieme al resto d’Italia, grazie a una sorta di “Piano Marshall” per il meridione. Meno ottimista ancora una volta Lombardo, perché dal suo punto di vista occorrerà molto più tempo, “forse anche trent’anni”. Ma “la strada è quella giusta”, questo governo “è il primo che si pone come obiettivo il superamento del divario tra Nord e Sud del paese”. Micciché e Prestigiacomo sorridono - I dissapori con i cosiddetti ribelli paiono essere scomparsi. Parola di Miccichè. “C’è grande soddisfazione da parte mia. Oggi possiamo dire di aver firmato il Par della Pace. E voglio ricordare che il Cipe ha dato anche il via libera a 150 milioni per la realizzazione di un centro di ricerca biochimica che sorgerà a Carini. Il governo ha dato segnali, ma non solo alla Sicilia. A tutto il Mezzogiorno”. Sorride pure la Prestigiacomo che nei giorni scorsi non aveva nascosto il proprio nervosismo, soprattutto quando non fu invitata ad un colloquio ad hoc organizzato a Palazzo Grazioli: “Dal governo c’è attenzione verso la parte più debole del Paese”.