"Voglio restare nella mia cella"

Michelangelo Bonessa

 Carcere avita, ma per scelta. È la singolare vicenda di Antonio Dessì, 82 anni e forseil detenuto più vecchio d’Italia: l’uomo non vuole lasciare la prigione diLanusei, in Ogliastra, nonostante possa avere un’altra sistemazione viste lesue precarie condizioni di salute. “Una vicenda assurda e paradossale”,commenta la presidente dell'associazione Socialismo diritti e riforme, MariaGrazia Caligaris, che sta seguendo il caso. “L'uomo, attualmente piantonato incella per le precarie condizioni di salute, è soltanto disposto a tornare nellasua abitazione, benché sia fatiscente e pericolante”, sottolinea Caligaris. Inutilmenteil magistrato, gli operatori sociali del Provveditorato regionale delDipartimento dell'amministrazione penitenziaria e un nipote hanno tentato diconvincerlo, ma Dessì - che finirà di scontare la pena a marzo del prossimoanno - è irremovibile. “L'incompatibilità con il carcere - sottolinea Caligaris- è evidente ed è riconosciuta, tuttavia la volontà dell'interessato èprevalente al punto da impedire qualsiasi provvedimento da parte del magistratodi sorveglianza. La determinazione del detenuto appare incredibile anche perchéla casa circondariale di Lanusei, dove sono ristretti i detenuti responsabilidi reati sessuali, è sovraffollata”. I diversi sopralluoghi effettuati daitecnici nella catapecchia dove Dessì viveva prima dell'arresto, hanno inoltreconfermato che non può essere abitata, andrà invece demolita.