Anziano uccide carabiniere
Otto ore di follia. Battista Zanellato, 84 anni, residente a Nanto, nel vicentino, è stato arrestato dopo un'irruzione notturna dei carabinieri nella sua abitazione, dove si era barricato ieri sera. Ossessionato dalla paura di subireun'aggressione nella propria abitazione, ieri sera si era barricato in casa e aveva iniziato a sparare alla rinfusa. Uno dei colpi di fucile ha ucciso un militare, il tenente colonello Valerio Gidoni, 42 anni, che aveva cercato di entrare in casa sua per calmarlo. Secondo quanto raccontato dal figlio, Daniele Zanellato, che abita vicino al padre, iproblemi del genitore sono iniziati alcuni giorni fa. "Mio padre ha cominciato a dar segni di confusione. Oggi (ieri, ndr) alle 17 avevamoappuntamento con il medico, poi siccome non ci apriva, per sapere se era mortoo se era vivo, abbiamo chiamato i carabinieri. E lui ha sparato". Ilfucile era in casa, “ era lì da una cinquantina d'anni", prosegueZanellato. Era un vecchio fucile cui l’80enne era molto affezionato e cheteneva in casa con estrema cura. Un po’ perché si trattava di un ricordo, un po’perché gli dava sicurezza: "Ha cominciato a crescergli dentro la paura deiladri - racconta il figlio - voleva fare una recinzione attorno alla casa, nonsi sentiva più sicuro. Tutte queste notizie di anziani aggrediti, è statoucciso uno qua, uno là - prosegue - lui ne ha fatto una mania”. Quindi racconta della telefonata ricevutadalla zia di Milano: “Ha cercato di calmarlo e lui le ha risposto che eracircondato da mafiosi, da malavitosi". Invece attorno c'erano solo icarabinieri, accorsi su richiesta del figlio, perché il padre non apriva laporta. Dopo una notte passata al servizio psichiatrico, Zanellato è stato trovato dai medici in discrete condizioni di salute e giudicato relativamente calmo e orientato. Ora sono in corso le operazioni di fotosegnalamento che precedono l'invio in carcere dell'anziano, accusato di omicidio. L'avvocato d'ufficio, Paola Imerini, ha anticipato l'intenzione di chiedere un accertamento sulle condizioni psichiatriche dell'uomo. Nel frattempo all'ospedale civile di Vicenza è stata allestita la camera ardente per il colonnello Gildoni. In visita già in mattinata si sono recati il prefetto di Vicenza Piero Mattei, il questore Giovanni Sarlo e alcuni ufficiali dell'Arma. Il figlio di Zanellato, Daniele, ha espresso la volontà di porgere le sue condoglianze alla vedova dell'ufficiale ucciso.