Badanti, per essere in regola

Dario Mazzocchi

Cinquecento euro come contributo forfettario per ciascun lavoratore, senza alcuna differenza in basa alla nazionalità: è quanto previsto dalla bozza di testo messo a punto dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi per i datori di lavoro di colf o badanti, prima di poter presentare la denuncia per la loro regolarizzazione. La norma sarà presentata come emendamento al decreto legge anti-crisi e conterrebbe, secondo alcune fonti parlamentari, 14 commi. Le stesse fonti riferiscono che il testo prevede che la denuncia per la regolarizzazione sarebbe limitata per ciascun nucleo familiare a una unità per il lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare e a due unità per le attività di assistenza a soggetti affetti da patologie o handicap che ne limitano l'autosufficienza. Per aprire la pratica della regolarizzazione, il datore di lavoro deve denunciare che il rapporto con colf o badante deve essere in vigore almeno da aprile 2009. La denuncia potrà essere fatta dal primo al 30 settembre. A essere interessati, sempre secondo l'ultima versione del testo e quindi suscettibile di ritocchi, sono i datori di lavoro italiani, dell'Unione europea o extracomunitari (ma lungo-soggiornanti) che alla data del 30 giugno 2009 occupavano irregolarmente alle proprie dipendenze da almeno tre mesi colf o badanti (italiane o straniere) comunque presenti nel territorio nazionale e che continuano ad occuparle alla data di presentazione della denuncia.