Roma, preso stupratore seriale

Silvia Tironi

Una doppia vita condottasenza destare sospetto sino a quest’oggi: ragioniere di giorno, con una laureain legge da portare a casa e una fidanzata; stupratore di notte, conaddirittura 15 precedenti alle spalle. Sarebbe lui, Luca Bianchini, un ragazzo di 33anni residente a Cinecittà e coordinatore del circolo del Pd Torrino, ilviolentatore seriale che si è aggirato per Roma negli ultimi mesi, l’ultimavolta una settimana fa, quando una studentessa è stata violentata mentreparcheggiava l’auto nel garage della sua abitazione nella periferia capitolina.A inchiodarlo, oltre al Dna, c'è anche un video già in possesso della polizia.Il filmato mostra un uomo proprio nel luogo dove c'è stata una tentataaggressione ad una donna il 26 maggio scorso. Nel video, visibile sul sito Ign,testata on line del gruppo GMC-Adnkronos, appare una Fiat Panda con a bordo unadonna che all'1.19 entra in un garage e parcheggia. Improvvisamente, sbucaBianchini vestito con una camicia di jeans e dei pantaloni chiari che siincappuccia e si dirige verso l'auto. In un attimo, la sequenza prosegue conBianchini che fugge, probabilmente spiazzato dalla reazione della vittima. Marino: nel Pd c'è questione morale - "Trovo davvero incredibile che un criminale che già 13 anni fa era stato coinvolto in odiosi reati di violenza sessuale possa essere arrivato a coordinare un circolo del Pd", ha sottolineato  Ignazio Marino, senatore democratico e candidato alle primarie del partito. "È evidente che nel Pd abbiamo una questione morale grande come una montagna, che non può essere ignorata nè sottovalutata. Come vengono individuati i coordinatori dei circoli? Èchiaro che non sono scelti liberamente ma imposti, sono messi in quelle posizioni per rispondere agli equilibri delle correnti e per dipiù senza nemmeno sapere chi siano queste persone, che cosa hanno fatto nella loro vita, se siano davvero in grado di guidare un circolo, anche dal punto di vista morale. Ma cosa dobbiamo ancora aspettarci?. Da presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul Servizio sanitario nazionale del Senato - continua Marino - ho pretesogià un anno fa che tutti i possibili consulenti presentassero il certificato del casellario giudiziarioe ho imposto un controllo ferreo per evitare il rischio di inserire nella squadra nomi che non fossero assolutamente specchiati. Oggi nel formare la squadra per le primarie applico le stesse rigide regole: ilPD che vogliamo deve essere rigoroso e attento anche agli aspetti morali delle persone. C'è un'altra questione morale che mi preoccupa anche su un piano diverso e riguarda il tesseramento gonfiato di Napoli e della Campania. Mi rivolgo agli altri candidati alla posizione di segretariodel Pd: non accettiamo una gara con i trucchi e le furbizie. Mi auguroche Franceschini e Bersani dichiarino, come faccio io, di rifiutare ilsostegno di persone o gruppi che non siano sinceramente interessati a costruire un nuovo partito e che abbiano preso - conclude Marino - la tessera del Pd in maniera non legittima". Il coltello e ilmateriale porno - È stato fermato nel primo pomeriggio e portato in questura per essereinterrogato, torchiato. Gli agenti, nel corso delle indagini, hanno ritrovatonella sua casa un coltello, simile a quello con il quale venivano minacciate levittime. E poi hanno scoperto molto materiale pornografico. “Non sono io l’uomoche cercate”, ha detto. Ma sulla sua fedina risulta già un tentato stuproquando aveva 19 anni. A incastrarlo sarebbe la prova del dna, compatibilecon quello che è rilevato dalle tracce organiche che avevano macchiato gliabiti delle ultime tre vittime. Ma, come fanno intendere dalla questura,potrebbe essere l’autore di altre quindi violenze: alcuni particolari riferitidalle vittime portano proprio a questo impiegato apparentemente tranquillo. La vecchia targa -Gli uominidella Mobile sono risaliti alla sua identità attraverso una vecchia auto cheusò in alcune delle precedenti violenze, oltre che grazie ai racconti delledonne che sono finite sotto le sue mani: le aggressioni sono avvenute con lestesse modalità degli ultimi tre episodi: il 3 luglio a Tor Carbone ai danni diuna studentessa, una giornalista alla Bufalotta un mese prima e un’altra donnaall’Ardeatina, il 5 aprile scorso. Sulla base dei ricordi delle vittime, gli agenti avevano stilato anche unapprossimativo identikit: italiano, tra i 30 e i 40 anni, alto un metro e 75,con accento romano. Una fotografia che si adatta perfettamente al ragionierefermato stamane. Forse è lo stesso uomo che, poco prima di violentare lastudentessa a Tor Carbone, tentò di aggredire una poliziotta. Quella voltaperò, la reazione della agente lo aveva fatto fuggire. Il modus operandi- In tuttiquanti i casi, non solo gli ultimi tre ma anche la quindicina riportata allaluce nelle ultime ore, il modus operandi si è rivelato sempre uguale e (quasi)infallibile: colpiva le vittime di notte, mentre posteggiavano nel garagecondominiale. Le aggrediva alle spalle, con il viso nascosto da unpassamontagna; chiudeva loro la bocca con del nastro adesivo grigio e leminacciava con un taglierino. Poi le violentava sui sedili dell'auto. Il biglietto:voglio guarire - Il desiderio di "guarire definitivamente dalla malattia il primapossibile, essere sereno e libero la sera quando torno a casa e avere tantirapporti con donne grandi e stare tranquilllo senza impulsi". Sono scrittiin stampatello su un bigliettino trovato dai poliziotti nella sua stanza daletto i desideri di Luca Bianchini, che tuttavia continua a professarsiinnocente. Alemanno:complimenti alla polizia - Mentre l’interrogatorio prosegue, è intervenuto anche ilsindaco della Capitale, GianniAlemanno, che ha ringraziato le Forze dell’ordine e, inparticolare, il questore Caruso: “L'arresto dello stupratore seriale è uneccezionale risultato della questura di Roma. Dobbiamo essere veramente gratial questore Caruso e ai suoi uomini per avere risolto in tempi rapidi unainchiesta difficile che getta una luce nuova su tanti episodi di violenzasessuale nella nostra città”. "Infatti, sembra che siano numerosi gli stupri che - ha aggiunto il primocittadino - vengono attribuiti a questo mostro che è inchiodato da proveinequivocabili come il Dna. Non abbasseremo certo la guardia rispetto ai rischidi violenza sessuale e a tutti i pericoli che possono colpire le donne, ma daoggi Roma ha fatto un passo avanti importantissimo per la sua sicurezza e perla sua vivibilità".