Milingo si lamenta
Forse è la volta buona che nessuno avanzerà più l’idea che anche i preti abbiano il diritto di sposarsi. Certo, il protagonista della vicenda, ormai, si veste ancora da monsignore, ma uomo di Chiesa non lo è da tempo. Per la precisione, non lo è da quando si fece immortalare mentre metteva la fede (intesa come anello) al dito di Maria Sung. Si parla di Milingo, ovviamente, arrivato a Roma non per un appuntamento in Vaticano, ma per le vacanze. Il buon marito ha colto l’occasione per sfogarsi con alcune amiche: “Quanto mi costa la mia Maria”. Lo ha messo nero su bianco, in una lettera che ha fatto il giro di agenzie e giornali. “Io da solo costavo poco”, ha proseguito l’arcivescovo scomunicato sul quale pesano anche quattro ordinazioni di vescovi americani, con consorte al seguito. La campagna pro matrimoni - Ora la coppia è nella Capitale e donna Maria, stando ai presupposti, molto probabilmente si lascerà andare anche allo shopping sfrenato. Ma l’agenda dei due è comunque fitta di incontri per portare avanti la campagna dei preti sposati. Sino al 13 luglio saranno a Roma; poi partiranno destinazione Viareggio dove rimarranno per una settimana. Dal 20 luglio sino alla fine di agosto Milingo sarà a Vicenza poi, accondiscendendo alle richieste della consorte, farà una puntatina a San Marino per una tre giorni. E in autunno, altro tour in Portogallo, dove lo attendono altri preti sposati. “Io non cerco più il Papa”, ha detto monsignore, perché lui e il Vaticano parlano “due lingue diverse, ma non ho nulla da farmi perdonare”, precisa. In compenso dovrà fare i conti con il portafoglio e i capricci della mogliettina. Forse si stava meglio da celibe.